Attesa EV

L’attesa: la Storia dentro la Storia

20 Giugno 2023
Il nuovo graphic novel di Keum Suk Gendry-Kim è un’importante testimonianza della tragedia delle decine di migliaia di famiglie divise fra le due Coree.
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Attesa_COVERGiunta al suo ottavo lavoro (il terzo pubblicato da Bao dopo Le malerbe e Jun) l’autrice sudcoreana Keum Suk Gendry-Kim si concentra sul sanguinoso conflitto consumatosi lungo il 38° parallelo che ha cambiato per sempre la storia della penisola coreana. Attraverso i ricordi della protagonista Gwi-Ja, la mamma dell’autrice costretta a trasferirsi dal Nord al Sud all’epoca della guerra, Gendry-Kim ripercorre la Storia del suo Paese partendo dal 1937 fino ai giorni nostri. Lo fa alternando con giusto ritmo i piani temporali, fornendo via via numerosi dettagli sulla vita in Corea efficacemente esplicati dal lavoro di adattamento con didascalie ad hoc.

L’opera si focalizza principalmente sulla questione delle decine di migliaia di famiglie rimaste separate fra le due Coree. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando terminò il protettorato giapponese, la Corea divenne uno dei centri nevralgici della Guerra fredda, sfociata nella fattispecie in un conflitto armato dal 1950 al 1953 che si concluse però non con un trattato di pace ma solo con una tregua. Tregua che è tuttora in vigore: ancora oggi qualsiasi contatto tra nordcoreani e sudcoreani, con qualunque mezzo, è illegale. Le uniche occasioni di incontro sono rappresentate da ricongiungimenti organizzati periodicamente, cui però possono partecipare solo poche famiglie, nonostante l’altissimo numero di richieste.

Proprio uno di questi ricongiungimenti rappresenta l’occasione per Gwi-Ja di ricordare il passato e il suo flusso di coscienza si intreccia con quello dell’alter ego della scrittrice, creando un racconto stratificato e caratterizzato da eleganti incastri, con passaggi temporali e richiami fra le due linee narrative incastonati alla perfezione.

Attesa_01La sensibilità artistica dell’autrice si traduce in un disegno connotato da una straordinaria espressività dei personaggi unita a una tecnica compositiva eccellente. Le tavole de L’attesa godono di una narrazione molto fluida, basata su una classica griglia 2×3 che spesso viene decostruita o utilizzata in maniera peculiare, a dimostrazione della grandissima padronanza del mezzo narrativo che Gendry-Kim possiede. Non sono rare variazioni di ritmo ottenute per mezzo di una serie più serrata di vignette, o di costruzioni a tutta pagina realizzate in modo da sincopare il racconto, ponendo l’accento su determinati momenti e stati d’animo dei protagonisti.

Anche a livello di tecnica realizzativa troviamo vignette in cui l’autrice si concentra nel descrivere i dettagli delle scene realizzando chiaroscuri per mezzo di fitti tratteggi, alternate ad altre in cui invece i contrasti sono più netti, e con un maggiore utilizzo di campiture di nero pieno. Lungo tutto il racconto notiamo una certa propensione ad abbellire le tavole utilizzando gli alberi, impiegati sia come mero completamento delle vignette, ma molto spesso protagonisti anche in sequenze particolarmente significative, come quella delle pagine 94-95 in cui l’albero comincia a insinuarsi nelle vignette per poi stagliarsi nella seconda pagina, oppure nella costruzione dinamica della tavola 28 o ancora nella bella scena di dialogo delle pagine 38-39.

La Storia dentro la Storia, dunque, perché sembra quasi ingiusto sminuire con l’iniziale minuscola quanto raccontato da Gendry-Kim: un affresco tinteggiato lungo i decenni, un racconto duro e vero che ha il merito di mettere in luce eventi troppo lontani da noi per essere conosciuti nel dettaglio, eppure maledettamente vicini. L’attesa è un efficace manifesto contro la guerra, una storia familiare che sconfina dal vissuto dei singoli e diviene universale, un lamento doloroso e consapevole, che ci ricorda la centralità dell’esercizio della Memoria.

Abbiamo parlato di:
L’attesa
Keum Suk Gendry-Kim
Traduzione di Mary Lou Emberti Gialloreti
Bao Publishing, 2023
Cartonato, 248 pagine, bianco e nero – 24,00 €
ISBN: 9788832737936

Amedeo Scalese

Amedeo Scalese

Impara a leggere su Topolino e naturalmente sviluppa una passione viscerale per i fumetti, ereditata anche dai geni familiari. Tex, Zagor, Mister No, Diabolik, Alan Ford, Dylan Dog, Nathan Never, Ken Parker, Uomo Ragno, X-Men e molti altri eroi ed antieroi lo accompagnano nella sua crescita.
Tra le innumerevoli cose che lo incuriosiscono, si interessa di libri, musica, cinema, serie TV, sport e tecnologia. Nerd before it was cool, pascola su internet da quando navigare costava un patrimonio di tempo e denaro, dilettandosi a scrivere su forum, blog e portali dei più svariati argomenti. Su Lo Spazio Bianco dal 2016, diventa redattore nel 2019.

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