
La storia si apre con una nave della Confederazione Terrestre – omaggio alla Nostromo del primo Alien di Ridley Scott – impegnata sul pianeta Thedus del sistema stellare Alpha Centauri, dove accade qualcosa di imprevedibile. Nathan, che ritrova un Solomon Darver a capo dei progetti di esplorazione extra Sistema Solare, deve far fronte all’emergenza in una missione che, pur sviluppando tanta azione e adrenalina, lo conduce a riflessioni profonde e in linea con quegli aspetti caratteriali tipici che Vigna ha spiegato di voler recuperare.
Il pianeta delle nebbie introduce anche alcuni elementi di una continuity che sarà più serrata, come i rapporti con la Fratellanza Marziana (che ricordano la situazione politica delle prime stagioni di The Expanse), le condizioni psicologiche e la solitudine di chi viaggia nello spazio o le difficoltà nella comunicazione ad anni luce di distanza. L’attenzione alla coerenza scientifica, che spesso costringe lo sceneggiatore a dialoghi corposi, sottolinea la vicinanza all’hard sci-fi, anche se nel finale viene introdotta una componente spionistica.
L’esperto Bertolini visualizza al meglio i tanti scenari spaziali dell’albo, utilizzando i retini in modo ponderato e, spesso, tavole al vivo utili a trasmettere la sensazione di immensità siderale. La componente di fantascienza dura impatta anche sui disegni, ad esempio in una riuscita interpretazione delle “curve” gravitazionali mutuate della Teoria della Relatività di Einstein, proposte mentre vengono descritte le problematiche legate al concetto di tempo nei viaggi spaziali. Molto suggestive alcune vignette, anche di piccole dimensioni ma sempre ambientate nello spazio, come la doppia che chiude tavola 49.
Abbiamo parlato di:
Nathan Never #378 – Il pianeta delle nebbie
Bepi Vigna, Max Bertolini
Sergio Bonelli Editore, novembre 2022
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 4,40 €
ISSN: 977112157300100378

