Segnata dagli eventi del precedente volume, la Umbrella Academy si trova nuovamente divisa. Purtroppo nella vita dei supereroi non sono concesse pause: Numero Cinque si ritrova così a dover affrontare il sé stesso del passato per conto dei Temps Aeternalis, mentre Spaceboy, Kraken e Medium devono impedire l’esplosione di alcuni ordigni nucleari e salvare il presidente Kennedy proprio da Numero Cinque.
Gerard Way catapulta il lettore in una girandola di invenzioni sempre in bilico tra il grottesco e il sorprendente, impostando la narrazione su un ritmo narrativo ancor più rapido e movimentato del precedente episodio. Tra viaggi nel tempo, scorribande a Dallas e in Vietnam e battaglie contro la statua di Abramo Lincoln, l’autore si dimostra sempre padrone della trama che non risulta mai cervellotica, bensì divertente e appagante. Purtroppo, in questa corsa senza tregua di avvenimenti viene meno quell’introspezione dei personaggi (a eccezione di Numero Cinque) e quell’attenzione alle loro relazioni che aveva donato eleganza ed equilibrio al primo tomo.
Gabriel Bà dimostra un’ottima capacità della gestione dei ritmi narrativi della storia, realizzando tavole estremamente dinamiche senza trascurare i più piccoli dettagli. Il tratto spesso e in molte parti oscuro del disegnatore dona un tono hard-boiled ad alcune sequenze della storia, per poi scatenarsi nel dar vita alle fantasiose assurdità di Way, impreziosite dalla tavolozza eclettica di Dave Stewart, un maestro nell’usare il colore come elemento narrativo imprescindibile.
Abbiamo parlato di:
Umbrella Academy vol. 2 – Dallas
Gerard Way, Gabriel Bà
Traduzione di Leonardo Favia
Bao Publishing – dicembre 2018
168 pagine, brossurato, colori – 17,00 €
ISBN: 9788832731309