La roccaforte dei cenobiti riporta in scena il negromante Oda, già antagonista nei numeri 17 e 47 della prima stagione di Dragonero. All’epoca protagonista di una vera faida con Ian, Gmor e soprattutto Sera – rapita da lui per essere venduta come schiava – Oda sembra tornare grazie a nuove alleanze e con nuovi scopi non del tutto esplicitati.
Negromante redivivo a parte, la storia di Stefano Vietti, disegnata da Fabrizio Galliccia, impatta con vigore sulla continuity degli abominii, anticipando possibili cambi di equilibri legati agli alfieri e ponendo un tassello fondamentale per le strategie future e per il nuovo assetto sociale dell’Erondar. In scena torna anche Alben: il luresindo, fra i personaggi più amati della serie (e meno utilizzato nell’ultimo periodo così come il feticcio/Aura), non è rimasto con le mani in mano e sembra in grado di cambiare le sorti dell’invasione.
La trama si sviluppa fra diverse linee narrative – alcune contenute in poche tavole – che offrono uno sguardo d’insieme sulle situazioni in divenire nell’Erondar e coinvolgono anche personaggi come Mirva e l’elfa doppiogiochista Lyvia (vista ne La pietra del drago).
Galliccia crea un’atmosfera spettrale e tetra, perfettamente in linea con il mood della storia: grandi vedute naturalistiche cingono rovine cupe che amplificano la sensazione di desolazione. Magistrale ed entusiasmante per intensità, scelta delle inquadrature, anatomia e fisicità dei combattenti, la battaglia campale che inizia a tavola 20 e che introduce fra l’altro una nuova versione degli abominii esploratori.
Abbiamo parlato di:
Dragonero Mondo oscuro #29 (#142) – La roccaforte dei cenobiti
Stefano Vietti, Fabrizio Galliccia
Sergio Bonelli Editore, marzo 2025
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 4,90 €
ISSN: 977228243000450142