Scianaigi è una cittadina di provincia che si affaccia sul mare, abitata solamente da kaiju antropomorfi, tra cui i due adolescenti Riccardo e Andrea e il piccolo Diego, cugino di quest’ultimo. Lo stesso Diego che i due cugini, nell’arco di una sola giornata, rapiscono, torturano e infine uccidono. Giorno e notte, luce e oscurità, bene e male. Danilo Manzi, autore a tratti geniale, racconta proprio questo male, da cui scaturisce una violenza aberrante, insondabile e apparentemente priva di senso.
Spostando abilmente la narrazione su diversi piani temporali, il fumettista cerca di dare un senso ad azioni inconcepibili, attraverso episodi che possano fornire, se non altro, una parvenza di causa e effetto a gesti che, nonostante tutto, riesce difficile perdonare. Abuso, amicizia, fascinazione, emulazione, deprivazione, egoismo… dove pianta le radici un disagio così profondo? Quanto avrebbe potuto fare una società sempre più basata sulle necessità personali del singolo per accorgersi della situazione e salvare infine almeno Diego?
Manzi, così come fece Michael Haneke nel suo Funny Games, sparge brevi momenti di speranza per poi distruggerli immediatamente, lasciando il lettore a fare i conti con l’ineluttabilità del dramma in corso fino allo spaventoso finale, graziato da una intuizione grafica magnifica e dolorosa in cui la maschera dei mostri cade, si sgretola letteralmente.
Strane Bestie, che ricorda l’altrettanto straziante Il Tempo Materiale di Luigi Ricca, è un fumetto di grande spessore estetico e narrativo, forzatamente sgradevole nel suo sviluppo, disegnato in maniera impeccabile grazie a uno stile gelido e tagliente da un autore nel pieno della sua maturità, che non lesina e non nasconde nulla dell’efferatezza della situazione, riuscendo sempre a bilanciare con grande intelligenza i momenti cruciali che portano al terribile atto finale.
Abbiamo parlato di:
Strane Bestie
Danilo Manzi
In your face comix, 2024
180 pagine, brossurato, bianco e nero – 19,00 €
ISBN: 9788897571797