Secret Invasion: il regista si è ispirato a “Il terzo uomo” e “Sentieri selvaggi”

Secret Invasion: il regista si è ispirato a “Il terzo uomo” e “Sentieri selvaggi”

Il regista parla della serie Disney Plus e dei paralleli con due grandi film della storia del cinema.

Intervistato da Empire Magaazine, il regista di Secret Invasion Ali Selim ha parlato dell’attesa serie Marvel Studios, affermando che lo show si ispira a due grandi classici della cinematografia, ovvero Il terzo uomo di Carol ReedSentieri Selvaggi di John Ford, soprattutto per quanto riguarda il personaggio di Nick Fury, che si muove come tra stesse passando da un noir a un western.

Abbiamo parlato molto dei classici dello spionaggio noir, come “Il terzo uomo” – ha dichiarato Selim, promettendo una miscela di generi nel serial – mentre Nick Fury si muove attraverso di esso, esce da un noir ed entra in un western. E’ il pistolero solitario che cammina lungo Main Street alla ricerca dei cattivi da sconfiggere. Passiamo da “Il Terzo Uomo” a John Wayne in “Sentieri selvaggi” e Sam (Samuel L. Jackson ndr) passa senza sforzo da uno all’altro.

Salim si è poi soffermato sulla figura del villain principale, ovvero Gravik, interpretato da Kingsley Ben-Adir, un leader ribelle skrull stanco di aspettare una terra promessa mai concretizzatasi.

Chi è un terrorista e perché è un terrorista?  Soprattutto qui negli Stati Uniti, è facile dire che noi siamo i bravi ragazzi e gli altri sono i terroristi. La cosa interessante per me è stata chiedermi: in che modo noi come nazione abbiamo influenzato l’ambiente da cui provengono queste persone? Questo gioca un ruolo chiave per quanto riguarda il retroscena di Gravik. Non è solo un cattivo con una bomba. La sua storia e il modo in cui è arrivato a questo è chiaramente esplorata. Non si riferisce solo alla storia del cinema e al noir, si riferisce anche ai nostri tempi attuali.

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