È la mattina del 10 gennaio 2016 e il trentenne bolognese Samuel è pronto per uscire di casa e vivere un altro giorno della sua ordinaria esistenza. Appena giunto in strada, apprende sul suo smartphone della morte di David Bowie; la notizia lo colpisce così tanto da farlo rimanere di stucco, ma i suoi non sono attimi di smarrimento, bensì ore, giorni, anni, secoli, finché si ritrova catapultato centinaia di migliaia di anni nel futuro. La Bologna del 2016 è diventata ora parte di una macro-regione di nome Eridania, in un mondo iper-tecnologico in cui ogni sei mesi le persone e le città si trasformano in base a un tema particolare, che nell’anno del risveglio di Samuel, il 200.016, è proprio dedicato al Duca bianco.
Psicologia applicata
Per come hanno immaginato il futuro, sembra che gli autori si siano divertiti a speculare intorno alla piramide dei bisogni di Maslow. La società avveniristica, infatti, si distingue per aver soddisfatto i bisogni primari degli individui grazie all’INTOsociety, tecnologia interamente basata sulla connessione a un sistema neuro-biologico capace di fornire agli individui tutto ciò che attiene ai bisogni fisiologici e di sicurezza, annullando di fatto l’indigenza; solo gli extra (casa più grande, cibo migliore, ecc.) devono essere pagati con i crediti ottenuti svolgendo un lavoro.
Ma esiste anche un gruppo di persone, gli Spenti o Switch-O, che non accetta questo tipo di ordinamento e ha deciso di vivere scollegato dalla tecnologia INTO, organizzandosi in comunità nelle periferie delle città in maniera più simile a quanto avviene al giorno d’oggi.
Un futuro dettagliato
Uno degli aspetti più interessanti della sceneggiatura di Marco B. Bucci è dunque la costruzione del mondo all’interno del quale seguiamo le vicende di Samuel: l’opera giustifica l’appartenenza al filone fantascientifico proprio grazie a questa caratteristica, fornendo cioè un ordinamento socio-politico basato su una logica complessa, ma coerente e plausibile. In questo processo, si rivela fondamentale l’apporto di Enrico Buscaroli, che oltre ad aver supervisionato la sceneggiatura ha realizzato la Guida alla realtà: i tutorial che, tra un capitolo e l’altro del volume, spiegano a Samuel (e per estensione a chi legge) gli aspetti peculiari di una società così profondamente lontana da quella del 2016. Si tratta di un espediente narrativo piuttosto in voga nel fumetto contemporaneo (basti pensare alle infografiche di Hickman, divenute celebri in HoxPox) mediante il quale è possibile aprire delle finestre di approfondimento utili a orientare il lettore. In questa fattispecie, considerata la natura e l’ambientazione della storia, lo strumento si implementa alla perfezione e aiuta ad avere una visione più generale delle caratteristiche del sistema sociale, inserendosi intelligentemente nel flusso narrativo senza risultare un surrogato della “normale” narrazione a fumetti.
Anche se non è la prima volta che il protagonista di un’opera fantascientifica vive un futuro non suo, l’accuratezza con la quale questo elemento viene presentato, il continuo identificarsi del lettore con Samuel, che trova risposta agli interrogativi su questa utopia futuristica man mano che procede con la lettura, denotano l’attenzione posta dagli autori verso questo aspetto. Il pericolo “spiegone” in una situazione del genere è sempre dietro l’angolo, invece la narrazione è fluida e ritmata nonostante si apprendano moltissime informazioni nel corso del volume, che portano facilmente a fantasticare su come potrebbe essere vivere davvero in un mondo siffatto.
Un acquarello che non scolorira’
Dal punto di vista artistico, possiamo definire encomiabile il lavoro svolto da Riccardo Atzeni, che per questo graphic novel ha utilizzato esclusivamente la tecnica dell’acquarello, con un passaggio in digitale solo a lavoro ultimato. Il risultato sono delle tavole nelle quali il segno morbido dell’autore viene completato e arricchito da un colore che dona un tono intimo, caldo, grazie anche alle tinte ricorrenti del magenta e all’ottima gestione dei contrasti, sia nelle serate al neon caratterizzate dall’indaco, sia nell’azzurro brillante che fa da sfondo alle sequenze ambientate di giorno. Esemplificativa in questo senso la sequenza sul finale, nella quale lentamente le mille sfumature del tramonto si trasformano in una suggestiva notte stellata.
La gestione della griglia e delle inquadrature è molto varia, c’è una certa ricorrenza di tavole con la classica griglia 2×3, ma sono frequenti le occasioni in cui Atzeni si diverte a variare ritmo e sincopare la narrazione con inquadrature più insolite o intere sequenze di vignette in verticale o orizzontale, che fanno soffermare su alcuni passaggi significativi con un cambio di ritmo, e diverse vignette a tutta pagina. Queste ultime tendono a rappresentare i momenti topici, avendo per soggetto quasi sempre i personaggi e andando a sottolineare il loro particolare stato emotivo.
Libertà di scelta
Attraverso una narrazione ben strutturata, che evidenzia efficacemente i possibili limiti etici e strutturali di entrambe le “fazioni” protagoniste del racconto, gli autori scelgono di non servire una risposta univoca o una strada preferibile al lettore, lasciandogli il compito di soppesarne le qualità e i difetti, facendo emergere solo nel finale una presa di posizione netta del protagonista, che rappresenta il messaggio principale e più evidente (anche perché incontestabile) che il fumetto riesce a veicolare.
Lungo il racconto, invece, gli spunti di riflessione sulla società odierna sono suggeriti discretamente, lasciando che sia il lettore a interrogarsi sulla bontà dei rimedi che la società dell’INTO è riuscita a proporre per i problemi che viviamo quotidianamente. Questioni solo apparentemente personali come l’identità di genere o le relazioni affettive, o più universali, come il senso di giustizia, sono tutte raccontate per mezzo dello straniamento di Samuel, catapultato in un futuro talmente remoto da risultare inimmaginabile. Declinati in una società più evoluta della nostra, raccontati con sensibilità e chiarezza, questi temi emergono dalle pagine in maniera potente ed emozionante, a sottolineare quanto siano importanti e quanto siano cruciali gli anni che stiamo vivendo, e quanto il nostro futuro dipenda dalle risposte che sapremo dare a queste istanze.
Abbiamo parlato di:
Saetta Rossa
Marco B. Bucci, Riccardo Atzeni, Enrico Buscaroli
Panini Comics, 2021
224 pagine, brossurato, colori – 25,00 €
ISBN: 9788891282194