Mentre Ringo e compagni si prendono una pausa, la professoressa Juric deve decidere cosa fare dei Corvi trovando un’alleata nella sanguinaria Sam, desiderosa di scoprire il motivo “interno” dei loro precedenti fallimenti. Così mentre i tre giovani protagonisti, il cui capitolo è disegnato da Paolo Bacilieri, affrontano in sogno presentimenti e timori, nelle tavole realizzate da Werther Dell’Edera Sam raggiunge gli altri Corvi alla ricerca di un insospettabile traditore. In “La carne e l’acciaio” Roberto Recchioni porta il lettore nell’inconscio dei vari personaggi alla ricerca delle motivazioni più profonde che li spingono ad andare avanti siano essi vittime o carnefici, fedeli compagni o traditori. Nel farlo si avvale della differenza di tratto dei due disegnatori, che si alternano per la prima volta in un albo di Ringo, con lo scopo di creare un contrasto stilistico netto, accentuata dalla colorazione ripartita tra Stefania Aquaro e Alessia Pastorello.
Lo sceneggiatore riparte dal passato, ambientando in Campania, all’inizio del viaggio, i sogni dei ragazzi e portando invece i Corvi fin sotto “l’albero della morte”, già visto nella prima stagione e in altri lavori dell’autore. Il ritorno al passato viene ribadito anche dal confronto tra Sam e la Juric (chiaro riferimento a Star Wars) e tra Sam e Ringo, concentrato sul concetto della sofferenza. La peculiari scelte di mantenere in bianco e nero una delle scene cruciali dell’albo e il riferimento grafico a Devilman durante lo scontro tra gli Orfani appaiono azzeccate e particolarmente d’impatto.
Abbiamo parlato di:
Ringo #8 La carne e l’acciaio
Roberto Recchioni, Paolo Bacilieri, Werther Dell’Edera
Sergio Bonelli Editore, 2015
98 pagine, brossurato, colori 4,30