Remi Tot in Stunt è il primo libro di Alessandro Martorelli, illustratore e fumettista membro del collettivo romano Lab.Aquattro. Martoz, questo il suo nome d’arte, ha collaborato con piccoli editori indipendenti tra cui Inuit, B comics, Squame, Turkey comics e Lucha Libre e le sue illustrazioni vengono esposte in gallerie d’arte in giro per il mondo.
Edito dalla bresciana MalEdizioni, il fumetto narra le vicende di un genio della matematica che svolge segretamente l’attività di “stuntman della realtà” quotidiana. Infatti, grazie alle sue conoscenze fisico/matematiche, Remi riesce a prevedere alcuni colossali incidenti e a sostituirsi alle persone coinvolte.
Nelle oltre 300 pagine del corposo volume, il protagonista decide di sostituirsi di volta in volta a una sola persona implicata in ogni catastrofe, ponendo il lettore davanti al mistero che si cela dietro all’intera storia: perché salvarne una sola “quando si conosce il corso degli eventi” e non evitare invece la tragedia collettiva? Remi è un eroe o un terrorista?
Se in apparenza le continue scene d’azione sembrerebbero portare ad una lettura superficiale e frettolosa del libro, in realtà i molteplici rimandi artistici e i particolari delle situazioni disastrose rallentano il ritmo del libro. Spiazzanti sono le trovate che sgorgano dal caos delle missioni di Remi, come ad esempio la portaerei che, colpita da un meteorite, si schianta sul Guggenheim Museum di Bilbao. La difficoltà nel decifrare alcune tavole fa parte del gioco, così come il cercare di cogliere le ragioni che spingono Remi a intraprendere le sue spericolatezze.
Ma nel libro di Martoz c’è molto di più dei gesti funambolici del protagonista. C’è un mondo di disegni e colori, c’è un richiamo continuo all’arte del Novecento, soprattutto della prima metà del Ventesimo secolo. Si respira aria di futurismo, Balla e Sironi principalmente; alcune tavole sembrano uscite dal Guernica di Picasso o dal Piazza d’Italia di De Chirico; Klee e Basquiat sono altre figure che si affacciano come ombre tra le pagine dell’opera.
Il pregio di Martoz sta nel riuscire a centrifugare tutte le fonti d’ispirazione e a trasformarle in qualcosa di unico e insolito. I concetti futuristi di velocità, dinamismo, energia portata al limite estremo, vengono restituite nel fumetto dalle azioni rocambolesche dello stuntman.
Il disegno di Martoz è basato sulle matite dal segno potente e dinamico e sui colori piatti digitali. L’originalità sta nel gioco di prospettive e proporzioni che vengono esasperate, come nei corpi dagli arti giganteschi, i punti di vista aerei o situati a livello del terreno, anch’essi richiami espliciti alle avanguardie storiche.
Le formule matematiche sono alla base del fumetto, avendo sia un ruolo estetico che funzionale al proseguo della trama. Se il tutto sarà più apprezzato da chi di numeri e formule ne capisce, ciò non toglierà il piacere della lettura a chi è a digiuno di matematica e fisica. Anzi, un aspetto che favorisce la voglia di riprendere in mano il volume una volta finita la lettura è l’esigenza di approfondire, di capire se le formule di Remi siano credibili oppure mero strumento della matita di Martoz.
Abbiamo parlato di
Remi Tot in Stunt
Martoz
MalEdizioni, novembre 2015
320 pagine, brossurato, colore – 22,00 €
ISBN: 9788897483120