“Reflection in time”: opening per la mostra dedicata a Riccardo Mannelli e Martoz

“Reflection in time”: opening per la mostra dedicata a Riccardo Mannelli e Martoz

Reflection in time. Un corpo per due generazioni Opening 4 Aprile ore 18 Dal 4 al 24 Aprile 2024.

Riccardo Mannelli Don’t let it be – Martoz (Alessandro Martorelli) Mala Noce

Sia Riccardo Mannelli che Alessandro Martorelli (in arte Martoz) si ritrovano, pur avendo, tra loro 40 anni di differenza, in una comune linea Neoespressionista. La mutua caratteristica è il modo di raccontare il corpo e la loro forte identificazione nei personaggi rappresentati.

Per Riccardo Mannelli il lavoro sul corpo, sul nudo, non ha nulla di “ideologico”. Per lui una persona è una persona, nuda o vestita è poco più che un dettaglio. Non avendo pregiudizi ideologico-moralistici disegna un organo sessuale alla stessa stregua di qualsiasi altra parte del corpo. Un corpo è interessante perché è sempre onesto, racconta sempre la sua verità, a prescindere dall’uso che ne possa fare l’osservatore. Il lavoro di Mannelli è, in sostanza, quello di mettere in evidenza l’essenza del corpo, di un qualsiasi corpo.

Il disegno di Martoz, risulta essere addirittura più realistico, più rappresentativo ed efficace di quello propriamente definito realistico. Le sue deformate figure emergono dal vuoto con una graffiante vitalità. Fondamentale è stato per lui lavorare sul fumetto per l’infanzia, nel quale ha potuto esprimere tutta la sua coraggiosa carica eversiva. Martoz tirafuori una bizzarria euna brutalità graficaper liberarsi dai canoni estetici e dal bisogno di realizzare il bel disegno. Martoz si diverte molto all’idea che una mano disegnata male o un po’ a casaccio, possa alloggiare tranquillamente anche nei fumetti più importanti sui quali ha lavorato.

Invito Reflection

Don’t let it be

In mostra di Riccardo Mannelli una serie di ritratti femminili presi dal vero in studio o nel loro ambiente quotidiano. Donne di ogni età e professione che parlano con il loro corpo, esponendosi per la propria autodeterminazione e per riaffermare a loro stesse ed a tutti noi “non lasciare che sia così”

Mala Noche

Per Martoz un breve testo poetico che conferisce il giusto”mood” per la fruizione delle opere. Sorprendi queste nottambule in una diapositiva congelate dal tuo sguardo mentre sono alle prese con il loro Malanotte mentiranno, prima di rituffarsi nell’oscurità. Mentiranno su tutto Ma al diavolo la verità, – vada al diavolo la verità – questi disegni sono le mosche del pugno che ti porterai via.

RICCARDO MANNELLI
Riccardo Mannelli (Pistoia 1955), vive a Roma, è uno dei più grandi disegnatori satirici italiani. Collabora con La Repubblica e Il Fatto Quotidiano, dopo aver pubblicato su importanti riviste nazionali ed estere; tra cui Il Male, L’Europeo, La Stampa, Il Messaggero, Lotta Continua, Il Manifesto, Il Mago, Il Clandestino, Linus, Alter Linus, Blue, Comic Art, Cuore, Zut, L’Heco des Savanes, Umor, Boxer. Fu uno degli otto fondatori de “Il Male”, con Pino Zac e Vauro. Insegna Disegno dal vero e Anatomia all’istituto Europeo del Design di cui coordina il Dipartimento Illustrazioni.

Mannelli 1

MARTOZ
Martoz, fumettista e street artist. Ha pubblicato fumetti con Coconino Press, Feltrinelli Comics, Shockdom, Canicola, Progetto Stigma, Actes Sud e Dark Horse. Ha collaborato con Internazionale, La Repubblica, La Stampa, Il Sole 24 Ore, Linus, Jacobin Italia e Associazione Illustri. Nel 2019 vince il Premio Gran Guinigi di Lucca Comics come miglior disegnatore. Ha esposto i suoi lavori in gallerie di tutto il mondo, tra cui Tokyo, Mosca, Los Angeles, Buenos Aires e Parigi.

Martoz 1

TRICROMIA ILLUSTRATOR’S INTERNATIONAL ART GALLERY
Nata nel 1990, da trenta anni promuove illustratori e fumettisti con passione e spirito giocoso. Non si è mai accontentata dell’evanescenza di una mostra, sempre “a tempo determinato”, mettendo in atto una cura costante nell’immortalare il movimento delle immagini che si posano sulle pareti bianche della galleria per poi prendere altre direzioni, volare altrove. Artisti quali Mattotti, Muñoz, Toppi, Pericoli, Altan, Mannelli, Ricci, e tanti giovani emergenti, sono stati scoperti e presentati da Giuseppina Frassino che nella galleria, la cui storica sede è stata per anni in Via di Panico prima e poi in Via della Barchetta, ha intriso la vita artistica romana di eventi e mostre dedicate al mondo dell’illustrazione.

Tricromia ha fatto un ulteriore investimento in favore degli artisti, diventando editore d’arte. Insieme agli autori ha deciso di “fissare” la bellezza dei loro disegni in pubblicazioni, libri, principalmente, ma anche scatole preziose, carte e taccuini d’autore e persino un teatrino. Il primo progetto grafico dei libri di Tricromia è stato di Stefano Ricci, ora il design è affidato a Sara Verdone che cura tutta l’immagine grafica della galleria.

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