Con l’ultimo tassello dell’arco narrativo che si è svolto negli ultimi mesi su Rat-Man, appare ora chiaro il senso dello strano viaggio nel tempo che ha condotto Janus Valker al momento in cui il futuro supereroe doveva ancora trovare l’ispirazione che lo avrebbe portato a diventare tale.
Leo Ortolani – in questo caso come in altre occasioni – parla molto per metafore, e forse il viaggio nel passato era quello che serviva alla mente di Valker per poter trovare la forza nel dare un senso alle ultime, disperate azioni del proprio figlio.
L’autore rende qui più che mai esplicito il fatto che quest’ultima saga sia stata completamente dedicata a Valker, una sorta di tributo al personaggio che da iniziale nemesi del protagonista è diventato sempre più una figura sfaccettata. Tornare agli anni ’70, conoscere il giovane Deboroh, incontrare sé stesso e il padre assumono così il significato di “processi d accettazione” con cui il personaggio deve venire a patti.
Non è la prima volta che Ortolani si concentra su Valker, ma probabilmente stavolta si tratta dellla riflessione finale, utile a definire il personaggio prima di affrontare gli sviluppi conclusivi della testata, come promesso dall’ultima tavola di questa storia e dalle parole del fumettista nelle pagine della posta.
Le tavole appaiono sempre curate, con alcuni exploit grafici quali le splash-page quasi completamente monocromatiche o le vignette in cui Ortolani tratteggia le grottesche forme assunte dall’Ombra, la terribile entità contro cui i personaggi devono combattere.
Abbiamo parlato di:
Rat-Man #112 – La fine di Valker
Leo Ortolani
Panini Comics, gennaio 2016
72 pagine, brossurato, bianco e nero – 2,50 €
ISBN: 9 771828 890005 60112