Amo Joe Hill come romanziere e come sceneggiatore di fumetti (il suo Locke & Key è ormai un classico moderno), ma non sempre trovo convincenti gli adattamenti dei suo lavori realizzati da altri autori. È il caso di questo Rain che, nonostante le sperticate lodi profuse dallo stesso Hill nella prefazione e i nomi decisamente interessanti coinvolti, si rivela un progetto confuso.
Tutto inizia il giorno in cui la protagonista sta finalmente per andare a convivere con la sua fidanzata Yolanda, sogno distrutto da un’improvvisa pioggia di schegge di cristallo che porta morte e distruzione.
L’interessante incipit viene però sfruttato solo in parte da David M. Booher a causa di una sceneggiatura mal strutturata, che avanza forzatamente e in modo eccessivamente veloce verso un finale bislacco e improbabile.
I personaggi principali risultano davvero scontati e il cast di contorno praticamente inutile, con figure che compaiono e scompaiono senza un reale scopo narrativo come gli adepti della setta. Inoltre i dialoghi si soffermano in maniera superficiale e retorica sulle discriminazioni riservate alle coppie gay, sulle conseguenze del cambiamento climatico e la politica americana attuale, oscurando il lavoro già labile di sviluppo.
Al di là di una discreta costruzione della tavola, non convincono appieno nemmeno i disegni troppo statici e poco adatti al contesto di Zoe Thorogood, decisamente più a suo agio nell’ottimo Gli ultimi giorni di luce di Billie Scott, mai in sintonia con la parte più cruda del racconto, non riuscendo così a trasmettere la disperazione del momento vissuto. Insomma, un volume decisamente deludente.
Abbiamo parlato di:
Rain
Joe Hill, David M. Booher, Zoe Thorogood
Traduzione di Lorenzo Corti
Panini Comics, 2023
128 pagine, cartonato, colori – 19,00 €
ISBN: 9788828741527