Nessuno si salva da solo, Billie Scott

Nessuno si salva da solo, Billie Scott

Zoe Thorogood ci introduce alla vita di una sua giovane protagonista in un’opera d’esordio complessa e affascinante, in cui ci spiega che nessuno si salva da solo.

Cosa ha da esprimere Billie Scott?

Billie Scott è una pittrice, una che la vita la codifica attraverso l’arte. Una ragazza che vive lontana dal mondo, chiusa in una stanza di un grosso caseggiato abitato da giovani come lei. Billie è per tutti un mistero, una persona che nessuno ha mai incontrato o possa affermare con certezza di ricordare. I suoi coinquilini sanno di lei perché hanno letto il suo nome sul contratto di locazione; nient’altro. La sua esistenza è testimoniata dalla sua arte e dal desiderio di esprimersi attraverso colori e pennelli, strumenti che danno sostanza al suo talento pittorico.

GLI-ULTIMI-GIORNI-DI-LUCE-DI-BILLIE-SCOTT cover Nel suo isolamento dal mondo Billie soffre. Fa fatica a uscire dal suo guscio e comunicare con le altre persone. Per questo non ha amici, si è allontanata dalla famiglia e vive stretta nei confini della sua persona. Quando le sue opere vengono selezionate per essere esposte da una autorevole galleria londinese Billie è chiamata a muovere un passo importante verso l’esterno, fuori dalla propria comfort zone a caccia di ispirazione per i suoi quadri, direttamente tra la gente della sua città, il piccolo borgo di Middlesbrough. Ma proprio allora e tra queste strade la nostra protagonista incontra il suo destino, tanto beffardo quanto crudele, che la conduce a una progressiva cecità.

Zoe Thorogood al suo debutto fumettistico colpisce il bersaglio grosso creando un personaggio che riesce a dare una voce credibile alla storia e, nel contempo, divenire una testimonianza coraggiosa, specchio nel quale osservare le nostre incertezze e le nostre paure per riconoscerle ed affrontarle con la giusta forza d’animo. In un mondo nel quale nessuno si salva da solo, la protagonista ci mostra quanto sia necessario affacciarci alla vita cercando l’aiuto in chi ci sta accanto, rompendo quel circolo vizioso che passa dalla solitudine per arrivare alla paura che paralizza. Un sentimento negativo che ci trasmette un profondo senso di angoscia facendoci sentire smarriti e soli davanti alla vita.

gli-ultimi-giorni-di-luce-di-billie-scott-01La storia di Billie Scott, passando dalla progressiva perdita della vista, non si risolve in un momento di abbandono alla depressione, ma si innalza fino a divenire l’esempio di un cammino pieno di speranza che conduce a una lenta rinascita. Il messaggio è potente quanto semplice: basta avere accanto degli amici che ci spingano ad andare avanti, che ci impediscano di fermarci davanti alle difficoltà, che ci aiutino ad affrontare i problemi, trovando soluzioni e nuove possibilità. Qualcuno che ci faccia credere in noi stessi, nelle nostre potenzialità e nei nostri talenti, spronandoci a un confronto aperto con la vita e con le persone.

Oltre a questo malessere che sembra scaturire dall’anima, la parabola di Billie Scott ci mostra anche un altro tipo di malessere: quello del corpo. Qui è un handicap fisico che giunge improvviso e che sembra possa impedire il corretto continuo della vita. Anche questo tema attraversa le pagine, scorrendo tumultuoso durante la lettura delle vignette, e viene affrontato con poetico coraggio. Con quella forza che sta nella voglia di vivere e che ci esorta a cercare una nuova strada, compiendo un percorso diverso per raggiungere i nostri obiettivi. Nulla è perduto, basta solo non sprecare tempo e cercare l’aiuto delle altre persone. Ecco quindi affacciarsi nuovamente il tema dell’amicizia e della fratellanza. Un richiamo alla condivisione dei propri problemi che possa aiutarci a superare tutte le difficoltà che ci si parano davanti, anche le più disperanti.

Il racconto del viaggio di Billie Scott è poi anche la fotografia del cammino di una generazione, dei tempi difficili che questa è chiamata a vivere. Tempi di recessione, austerità e di emergenza personale e sociale. È il racconto di quella fatica condivisa da tanti nel tentativo di rimanere a galla in un mondo che corre veloce e che , altrettanto velocemente, lascia indietro i più deboli. È proprio tra le strade di Londra che la storia della progressiva cecità della protagonista incontra le storie degli ultimi. Uomini e donne dalle vite arrangiate che popolano i margini di una società che sembra averli dimenticati.

Il racconto della Thorogood affonda qui nel tessuto sociale mostrandoci il volto impietoso dell’ingiustizia e degli squilibri economici, del loro impatto violento sulle categorie fragili formate da soggetti vulnerabili che vengono qui portati alla luce. Volti e storie come quella Arthur, ex-soldato o nel conflitto delle Falkland, un uomo che, dopo anni passati al fronte, non ha più trovato posto nella società, che lo lascia scivolare inesorabilmente ai margini.

gli-ultimi-giorni-di-luce-di-billie-scott-02Nel realizzare il suo graphic novel d’esordio Zoe Thorogood dimostra di possedere un tratto originale e distintivo che, nella composizione delle tavole, realizza una narrazione chiara e ritmata che ci conduce in un mondo ricco di sfaccettature. Il suo stile dalle linee sottili riesce a popolare le tavole di tanti piccoli significativi dettagli, rendendo gli ambienti densi e affascinanti. Quello che ci troviamo a osservare ha realmente la capacità di riempirci lo sguardo, andando a ritrarre un ambiente cittadino nel quale brulica una varia umanità pronta a mostrare le sue peculiari differenze.
In questo, l’autrice, non manca di cogliere una certa ibridazione culturale che caratterizza l’Inghilterra dei tempi moderni. Le matite non riescono però a dimostrarsi sempre convincenti sul fronte della piena caratterizzazione dei personaggi, a causa di un tratto che si dimostra spesso acerbo nel cogliere la profondità e complessità delle emozioni che la storia cerca di raccontare. Perfettamente riuscita, invece, la resa grafica delle sequenze oniriche, oscure e inquietanti, durante le quali la decostruzione della tavola riesce a portarci realmente altrove, riuscendo a donare un senso di dolorosa e profonda pienezza ai turbamenti e all’animo alla protagonista.

La graphic novel Gli ultimi giorni di luce di Billie Scott, indirizzato a un pubblico young adult, si dimostra un’opera di indubbio spessore che ci parla di determinazione e coraggio, di solidarietà e del desiderio di mettersi in gioco. L’improvvisa malattia della protagonista e il suo peregrinare alla ricerca di ispirazione per la sua arte, sono solo pretesti per giungere ad analizzare una nazione, quella inglese, alle prese con la Brexit (la graphic novel è stata realizzata e pubblicata in quel periodo) e alle soglie di una crisi economica, frutto di politiche che hanno solo aumentato la povertà e il numero dei senzatetto. In questa società in forte declino Billie Scott rappresenta l’ottimismo e la voglia di farcela a qualsiasi costo.

L’insegnamento che cerca di trasmetterci riguarda la vita che merita di essere comunque vissuta. La storia rappresenta uno sguardo luminoso sul presente che, a tratti, sembra dimostrarsi stucchevole perché troppo distante dal realismo e dalla quotidianità alla quale si ispira e che intende rappresentare.

Abbiamo parlato di:
Gli ultimi giorni di luce di Billie Scott
Zoe Thorogood
Traduzione di Boris Battaglia
Feltrinelli, 2022
168 pagine, brossura, colore – 20,00 €
ISBN: 9788807551093

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