Paracity, la città delle ombre

Paracity, la città delle ombre

MalEdizioni affida il decimo fumetto della collana Finestrini a Laura Micieli, che dà vita a un racconto muto di inconsapevolezza e afflizione.

paracity coverLa prima tavola di Paracity, il decimo spillato della collana Finestrini di MalEdizioni, geolocalizza la città: la grande iper-industrializzata zona dei laghi statunitense, dove il progresso ha la forma delle ciminiere degli impianti e di larghi cartelloni pubblicitari a bordo strada, il luogo per antonomasia che rappresenta il fulcro della società capitalistica. Nonostante ciò, questa precisa determinazione, insieme con il tratto cartoonesco accentuato da linee molto pesanti e spesse combinato con l’assenza di balloon e onomatopee, rende l’atmosfera a tratti onirica a tratti post-apocalittica, come a voler estrarre la narrazione da uno specifico rapporto spazio-temporale.
“Mi viene spontaneo lavorare con le immagini, le parole chiudono i significati, le immagini le aprono”, così spiega l’autrice Laura Micieli la scelta di proporre un fumetto muto, in un’intervista tenutasi presso la libreria La Rinascita di Brescia il 3 marzo 2022.

Nessuna parola quindi, e una città senza rumori ma con fumi e ombre; un giovane dall’aria stanca che porta sulle spalle un individuo-ombra, lo stesso individuo-ombra che si vede nello schermo della tv nell’appartamento. Tutte le persone delle città ne hanno uno ancorato alle spalle, ma solo il giovane sembra averne coscienza. Seguiamo il suo procedere durante la giornata percepiamo il senso di oppressione e parassitismo di cui è vittima (paracity o parassiti?).
Capiamo presto che le figure oscure rappresentano un male che è sia personale (ogni persona ha un proprio individuo-ombra con sé) sia collettivo (lo vediamo in tv, sui cartelloni pubblicitari, ne ha la forma la statua nel centro della piazza). L’unico momento in cui il volto del protagonista si distende con un minimo di sollievo è quando riesce a lasciare andare il suo nero compagno. Purtroppo il fumetto ci suggerisce, non troppo velatamente, che questo distacco è solo temporaneo.

La mancanza della rappresentazione di moderne tecnologie, come smartphone, computer e simili ci suggerisce tuttavia che questo male non è legato solamente all’avanzamento dell’interconnessione digitale (a cui molti attribuiscono la colpa di ogni male attuale), ma è qualcosa di molto più profondo e radicato, che ha origini da un luogo/tempo ancora più remoto.
Affiancato al nero scurissimo degli individui-ombra e delle linee di contorno dei disegni, Micieli schiera una bicromia di rosa e blu talvolta in contrapposizione, talvolta in un amalgama violacea. I colori risultano sempre freddi e aggrava l’inospitalità e l’angoscia che caratterizzano l’ambiente.

Il fumetto tocca alcuni temi quali l’individualismo della società, il capitalismo e la questione ambientale seppur in modo appena accennato e criptico, lasciando molto spazio a lettori e lettrici perché chiunque possa trovarne una propria interpretazione.

Abbiamo parlato di:
Paracity
Laura Micieli
MalEdizioni – Collana Finestrini #10, 2022
32 pagine, spillato, colori – € 6,00
ISBN 9788897483328
paracity 2  

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