Il personaggio di Pantera Nera è salito recentemente alla ribalta della cronaca grazie all’uscita del nuovo lungometraggio dei Marvel Studios a lui dedicato. Panini Comics propone quindi in volume la prima parte di una run fondamentale del personaggio che l’ha lanciato nel XXI secolo, composta da 12 numeri e firmata da Cristopher Priest e da vari disegnatori, tra cui Mark Texeira e Mike Manley.
Pubblicata originariamente nel novembre 1998 sotto l’etichetta Marvel Knights, un marchio Marvel Comics creato sul finire degli anni 90 da Joe Quesada per rilanciare supereroi in crisi di vendite (e insieme l’azienda) caratterizzato da un taglio più maturo delle storie. Questa stessa run è stata fonte d’ispirazione per Ta-Nehisi Coates, scrittore che ha recentemente ridato linfa al personaggio nell’omonima serie.
Priest decide di imprimere un doppio tono alla serie: da una parte, l’ironia dell’agente Ross, narratore intradiegetico tra flashback e flashforward che spezza i momenti drammatici con sarcasmo e senso dell’umorismo; dall’altra, mostra la lotta interiore di T’Challa, diviso tra gli obblighi della posizione di un sovrano verso il proprio regno e insieme verso gli Stati Uniti come nazione che l’ha accolto: la fantapolitica infatti è l’argomento principale e il filo conduttore dell’intera vicenda e la trama viene gestita con attenti passaggi tra i diversi fronti d’azione, rendendola il più limpida e chiara possibile.
In tutto questo, lo sceneggiatore afroamericano decide di inserire una forte dose di misticismo, parlando di spiriti ancestrali della Pantera (animale simbolo del Wakanda), e facendo impersonare a Mefisto con i suoi poteri e le sue macchinazioni, mentali e non, il ruolo del villain principale dei primi numeri seguito a ruota da Achebe, un completo pazzo legato allo stesso Mefisto da un patto vendicativo.
Un difetto che si può trovare è l’eccessiva verbosità di alcuni passaggi, che si sarebbe probabilmente potuta evitare attraverso una diversa gestione del narratore o un ricorso maggiore alla forza delle immagini.
Differenti stili di tratto, dal pittorico di Texeira al realistico passando per il cartoonesco di Manley, riuniscono multiple visioni del personaggio delle quali il comune denominatore è la figura del protagonista: è sempre maestoso e inarrestabile, ma anche misterioso, impenetrabile e la costruzione delle tavole conferma e ribadisce la sua forza dinamica intrinseca.
Per esempio, la plasticità delle splash page di Texeira può essere vista come un difetto ma è la diretta conseguenza del suo studio della pittura, e infonde al disegno epicità. O ancora, il lavoro prolungato nel campo dell’animazione di Manley contribuisce a trasmettere al suo stile tendente alla caricatura la giusta disposizione “folle” per approcciare personaggi come Achebe. La colorazione digitale inoltre permette la buona integrazione con il disegno, donando atmosfera dove necessario e ammorbidendo o enfatizzando i toni quando la situazione lo richiede.
Questo volume si presenta quindi indispensabile sia per chi volesse approfondire la conoscenza di Pantera Nera, sia per chi gli si avvicina per la prima volta dopo la visione del recente Black Panther, andando a costituire un tassello importante nella vita editoriale e narrativa del re wakandiano.
Abbiamo parlato di:
Pantera Nera – Nemico Pubblico
Christopher Priest, Mark Texeira, AA.VV
Traduzione di Pier Paolo Ronchetti, Max Brighel
Panini Comics, febbraio 2018
288 pagine, cartonato, colori – 28,00 €
ISBN: 9788891234438