Un numero introduttivo
Madri guerriere, secondo volume di Orfani: Nuovo Mondo, sceneggiato da Roberto Recchioni e Michele Monteleone, per i disegni di Gianluca Maconi e i colori di Stefania Aquaro, si presenta come un altro numero introduttivo che cerca di staccarsi dalle tematiche e dai personaggi, anche ingombranti, della vecchia stagione, presentando così la vita di Rosa nell’ambientazione che farà da sfondo ai prossimi capitoli.
Esattamente come il primo rovinoso atterraggio aveva cambiato completamente la vita di Ringo, così questo nuovo naufragio spaziale sembra destinato a cambiare quella di sua figlia Rosa, che si ritrova incinta, clandestina e terrorista ricercata su un pianeta sconosciuto, in compagnia di un host robotico, uno scafista senza scrupoli e una manciata di superstiti da guidare verso la salvezza. Il gruppo eterogeneo di sopravvissuti deve quindi cercare di resistere con risorse limitate in un mondo che non conosce, senza farsi sorprendere dai “cani”, ovvero le guardie automatizzate di frontiera destinate al recupero e al respingimento dei clandestini.
Da notare quanto sia prezioso l’incontro di Rosa, data la sua situazione, con il paramedico Armin, il quale potrebbe a questo punto diventare un personaggio chiave nei prossimi capitoli della saga.
Complessivamente il fumetto risulta scorrevole e avvincente; un numero avventuroso e di poche parole, con un ritmo vivace e un soggetto lineare e coerente.
Tra le svariate citazioni, presenti come di consueto, sono da segnalare due autocitazioni curiose, quali la voce narrante del “diario segreto di Rosa” – che richiama quello di Ringo, svelato alla fine della prima stagione – e la fisionomia di Raj e Billy, i due giovani del gruppo, molto simile a quella dei defunti Seba e Nué.
Il tema della madre
Come si intuisce dal titolo, in questo episodio gli autori calcano la mano sulla figura della madre, tema che si appresta a diventare una delle colonne portanti della nuova saga e che viene spesso richiamato con citazioni e riferimenti, vedi ad esempio la “regina”, ovvero la gigantesca creatura simile a un tirannosauro che attacca i protagonisti per difendere le sue uova.
Sia Rosa che la dottoressa Juric, inoltre, sono in dolce attesa: la prima darà alla luce il nipote (se non altro “di fatto”) di Ringo e la seconda un suo figlio naturale; anche se è presto per dirlo, ciò lascia presagire la preparazione di una base per la quarta stagione, in cui figlio e presunto nipote della stessa età potrebbero in qualche modo entrare in contatto. Ben prima invece assisteremo alla caccia reciproca delle due madri, entrambe agguerrite: l’una a sopravvivere ad ogni costo, l’altra a prevalere.
Viene inoltre spontaneo chiedersi come l’ex orfana di Dorsoduro, Sam la Mocciosa, ora una macchina da guerra infallibile sotto l’apparente totale controllo della Juric, reagirà nel corso dei capitoli alla nascita del figlio del Pistolero – suo primo e storico amante – da colei che attualmente chiama “madre” a sua volta; specie in relazione agli episodi di assoluta instabilità di cui è stata protagonista fin dalla prima serie.
Il già citato “diario segreto di Rosa” invece, posto in prima pagina e usato come voce narrante nel corso del fumetto, pare al momento un elemento di incoerenza nella psicologia della protagonista, che dalle parole intime che rivolge al nascituro risulta ingiustificatamente troppo diversa da come appare effettivamente nella storia. Più spaccona e prolissa, troppo sicura e nel complesso superficiale se confrontata alla Rosa incerta ma spietata e indurita che vediamo in azione: quasi come se mentisse più nelle pagine del suo diario che nell’interazione con gli altri personaggi. L’idea però, se realizzata bene, potrebbe anche diventare un punto di forza: mostrare come il lato infantile e giocoso di Rosa non sia stato totalmente cancellato dalle atrocità che ha vissuto e come abbia ancora delle speranze per il figlio che porta in grembo.
Tavole, disegno e colori
Il disegno, elemento su cui la serie punta molto, è come sempre di alto livello e Gianluca Maconi, di solito tendente a uno stile più cartoonesco, si dimostra in grado di adattare il suo tratto agli standard della serie, creando volti e anatomie più realistiche.
Da notare anche come la fisionomia di Rosa risulti indurita rispetto alla stagione precedente, esattamente come lo è il carattere: entrambi cambiamenti dovuti alla necessità di avere una protagonista maggiormente caratterizzata, sia dal punto di vista fisico – vedi l’acconciatura più guerriera e i tratti più spigolosi – sia dal punto di vista psicologico.
Degne di nota sono inoltre alcune soluzioni grafiche in cui la tradizionale gabbia viene manipolata, senza essere sconvolta, allo scopo di creare veloci scene d’impatto che vanno efficacemente a riempire i tempi morti tra i vari momenti d’azione, come ad esempio la sequenza in avvicinamento di tavola 49 o la sequenza di pagina 63 e 64, in cui viene riproposta la figura di Ringo, personaggio ingombrante di cui sarà arduo per gli autori liberarsi del tutto.
Il colore, a due anni dall’uscita, è ancora un elemento di spicco che contraddistingue la serie nel panorama Bonelli, e risulta fondamentale per la caratterizzazione di personaggi e ambienti. Stefania Aquaro fornisce qui il suo valido contributo, usando come sottofondo per il “Nuovo Mondo” una dominante blu e verde, sia per i diurni che per i notturni, tagliata da strisce nette di un rosso freddo durante alcune scene di combattimento, per trasformarsi poi in un rosso fuoco più caldo nelle scene con atmosfere particolari.
Menzione obbligatoria per la copertina di Matteo De Longis: di sicuro impatto e in grado di incarnare appieno lo spirito della “nuova” Rosa.
Abbiamo parlato di:
Orfani: Nuovo Mondo #2 – Madri Guerriere
Roberto Recchioni, Michele Monteleone, Gianluca Maconi, Stefania Aquaro
Sergio Bonelli Editore, novembre 2015
98 pagine, brossurato, colori – 4,50€