“Sapevo che l’uomo con la testa pelata era pericoloso. È bene che le cose pericolose vengano sbirciate da dietro i divani, o da sotto le coperte: bisogna mettersi in posizione tale da poterle guardare, se si vuole, ma snza che loro possano vedere te.”
(Da Casi Violenti)
A metà degli anni ’80 (periodo fondamentale per il fumetto) un tizio di nome Dave si reca a New York per un colloquio di lavoro. L’esito non è dei migliori ma accade una cosa insperata, un incontro fortuito; difatti l’artista incontra uno sceneggiatore suo connazionale, un certo Neil. Quest’ultimo vede i lavori di Dave e gli propone di realizzare una sua breve graphic novel.
Questa è in poche parole la genesi di Casi Violenti, il primo lavoro di una delle migliori accoppiate fumettistiche degli ultimi decenni, Neil Gaiman e Dave McKean.
Nel 1987 un anno dopo Watchmen e Il ritorno del cavaliere oscuro non vede la luce solo uno dei fumetti più originali del decennio ma anche un sodalizio artistico che darà alla luce alcune tra le opere più belle degli anni ’90 come Signal to Noise e Mr Punch.
Eppure Casi Violenti rimane una piccola perla nel mondo del fumetto; racchiuse in poco più di quaranta pagine ci sono già le basi del talento narrativo e della poetica che contraddistingueranno le storie di Gaiman (Sandman in primis); ma soprattutto c’è la rivoluzione artistica di McKean che non si limita ad usare i semplici ferri del mestiere ma va oltre: foto, tessuti, acquarelli usati nella stessa maniera di chi usa il fumetto non solo per raccontare ma anche per ricercare.
E poi c’è la storia, bellissima. La vicenda di un ragazzino (raccontata in prima persona da lui stesso adulto, molto somigliante a Gaiman) che per un incidente al braccio e’ in cura da un fisiatra che all’inizio della sua carriera aveva avuto in cura nientemeno che Al Capone, lo spietato gangster che terrorizzò Chicago negli anni ’20.
Casi Violenti non si limita a descrivere solo l’infanzia, ma cerca un confronto tra essa e il mondo adulto, come dimostrano i rapporti che il piccolo protagonista ha con l’anziano fisiatra ma anche con i genitori. Gaiman descrive il mondo dell’infanzia in maniera inconsueta, riuscendo a inquietarci con l’allarmante figura del prestigiatore obeso, ma allo stesso tempo ci coinvolge con l’amarcord personale del fisiatra che racconta al suo giovane paziente le spietate malefatte di Al Capone, come se stesse rivelando il più torbido dei suoi segreti.
Ironia e magia, brivido e nostalgia, memoria e malvagità sono gli ingredienti di quest’opera molto sentita dai due allora sconosciuti autori che sperimentarono qualcosa che si discostava da buona parte di ciò che il mondo del fumetto aveva generato.
Si aprivano nuove porte nel mondo dei fumetti. Quelle stesse porte che faranno di Gaiman e McKean un vero punto di riferimento per tutto il fumetto del nuovo millennio, con opere che faranno sentire il loro peso.
Ma la meravigliosa rivoluzione intrapresa con Casi Violenti, resterà sempre un prezioso tassello dell’infinito mondo dei comics.
Del resto si sa; le opere prime hanno sempre quel fascino misterioso che le rende uniche.
Curiosità
Casi Violenti rappresenta la prima collaborazione tra Gaiman e McKean; la qualità e il livello dell’opera fu tale da indurre Karen Berger, allora editor della DC Comics, a proporre una collaborazione ai due giovani autori. Nacquero così fumetti epocali come la mini serie Black Orchi e Sandman (di cui McKean realizzò le cover).
Il sodalizio artistico tra i due portò ad altri capolavori come lo splendido Mr. Punch, alcuni libri per bambini (Il giorno in cui scambiai mio padre per due pesci rossi e I lupi nei muri) fino allo splendido Coraline.
Edizione Consigliata
Il volume ha un’ottima cura editoriale e vanta un’introduzione di Neil Gaiman che racconta il suo primo incontro con Dave McKean nel 1986 e una prefazione del giornalista inglese Paul Gravett.
Altre edizioni
La prima pubblicazione italiana di Casi Violenti fu nel 1999 a opera della casa editrice Magic Press, che non si differenzia da quella consigliata se non nel formato, leggermente più grande.