Nathan Never sfoggia il thriller con Michele Medda

Nathan Never sfoggia il thriller con Michele Medda

"La vendicatrice", di Michele Medda e Massimiliano Bergamo, torna indietro nel tempo per un’indagine contro il maschilismo e il machismo.

NN382_copLa vendicatrice, scritto da Michele Medda e disegnato da Massimiliano Bergamo, parla di rivalsa e di vendetta e vede Nathan indagare insieme a Legs su un intricato caso di omicidio avvenuto in un hotel del settimo livello.

La storia è raccontata con un lungo flashback e sposta l’orologio indietro di quattro anni rispetto al presente di Nathan – Elania Elmore è ancora direttrice dell’Alfa – con buona pace, per ora, di una trama orizzontale che sembrava avesse ripreso un ruolo centrale sulla serie regolare.
Ma associare il genere thriller poliziesco a Michele Medda equivale a una garanzia, ancor più se il tutto è miscelato all’ambientazione sci-fi di Nathan Never condita con un pizzico di splatter e guarnita di tematiche che spaziano dalla violenza sulle donne alla società maschilista e a una sorta di misandria giustificata. Lo sceneggiatore, ben distante dal carrozzone della fantascienza mainstream, esprime infatti una padronanza del mezzo totale: dalla scelta delle sequenze al loro montaggio, dalla gestione del non detto alla psicologia che muove i personaggi e maschera a dovere le loro funzioni archetipiche.

Nello specifico si possono citare le motivazioni del signor Large, padre della vittima, e soprattutto l’interessante new entry Monica Blanc, direttrice del laboratorio scientifico dell’Agenzia: una figura all’apparenza destinata a quest’unica comparsata, vista la gestione in flashback, ma che sarebbe bello ritrovare per le potenzialità emerse con prepotenza, in particolare riguardo il possibile rapporto con Nathan, nelle poche pagine disponibili. Se a questo si aggiungono i soliti dialoghi capaci di avvinghiare il lettore, si capisce come una trama ampiamente esplorata con al centro la vendetta, nelle mani del giusto autore, possa ancora riservare delle piacevoli sorprese.

Bergamo, che torna su Nathan Never dopo Olympus, sviluppa un segno ben riconoscibile soprattutto nell’interpretazione dei personaggi, mai statici e sempre ritratti in pose espressive, e nella resa di dettagli o parti anatomiche come le mani, a loro volta strumenti che sottolineano stati d’animo o intenzioni. L’uso dei retini è centellinato e non appesantisce le ambientazioni di un albo sviluppato con un’impostazione delle tavole classica con vignette regolari. In generale il lavoro del disegnatore conferisce a La vendicatrice un prezioso tocco autoriale e un’intensità recitativa tangibile.

Abbiamo parlato di:
Nathan Never #382 – La vendicatrice
Michele Medda, Massimiliano Bergamo
Sergio Bonelli Editore, marzo 2023
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 4,40 €
ISSN: 977112157300100382

 

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