Sabato 31 ottobre 2015 all’Auditorium di San Girolamo a Lucca si è svolto un incontro con Roberto Recchioni e LRNZ, evento che, pur non particolarmente pubblicizzato nel programma cartaceo di Lucca Comics and Games, ha attirato molti curiosi che hanno riempito la sala.
Nella tempestosa notte che ha preceduto la giornata inaugurale della Fiera di Lucca infatti una misteriosa automobile nera è giunta nella città toscana e fa bella mostra di sé vicino allo stand Bonelli, scambiata da qualche distratto visitatore per la batmobile e suscitando curiosità per l’incontro di sabato sera.
Un portavoce di Sky prende la parola presentando la nuova collaborazione con la Bonelli come la naturale riproposizione in Italia della strategia di mercato che ha portato la Fox negli U.S.A. a trovare nella Marvel Comics un valido interlocutore per la realizzazione di film ispirati ai fumetti. Non sfugge l’occasione per lasciare intendere peraltro che è possibile che nuove future produzioni possano portare sul grande schermo personaggi storici della casa editrice italiana come, ad esempio, Nathan Never.
Per questo esordio della Bonelli al cinema è stato deciso tuttavia di investire su un soggetto inedito, una storia, sceneggiata da Mauro Uzzeo per la versione cinematografica, che Recchioni ha dichiarato di aver ideato con la rara felicità di quelle ispirazioni che si presentano a un autore già perfettamente complete fin dal primo momento.
Secondo quanto dichiarato da Recchioni, Monolith sarà pubblicato come fumetto l’anno prossimo e anticiperà di qualche mese l’uscita del film, girato dalla casa di produzione Lock and Valentine, nelle sale italiane, presentando una trama divergente non soltanto per la naturale differenza di linguaggio dei due media ma anche dal punto di vista narrativo.
LRNZ, molto accorto come Recchioni nel non lasciare trapelare troppe informazioni sul film, si è soffermato invece sulla fedeltà della pellicola al fumetto dal punto di vista grafico, tanto che i suoi disegni erano presenti sul set come modello di riferimento.
Per quanto concerne la Monolith, l’automobile è stata appunto realizzata sotto la supervisione di LRNZ che l’ha quasi “costruita” pezzo per pezzo, inviando dettagliatissimi report a Recchioni circa l’aderenza alle tecnologie realmente esistenti per i dispositivi dell’automezzo; lo stesso LRNZ è rimasto sul set durante tutto il periodo delle riprese per assicurare la massima cooperazione alla registrazione delle scene.
All’apice della curiosità è stato finalmente proiettato in anteprima il trailer del film, che si apre come molti noti spot per il lancio sul mercato di nuove autovetture: la Monolith è l’auto sicura per eccellenza, non a caso guidata da una donna con un bambino sul sedile posteriore.
Ogni elemento della macchina è pensato per garantire l’impenetrabilità dall’esterno di qualsiasi minaccia che possa compromettere la sicurezza degli occupanti; improvvisamente però lo spot s’interrompe e la donna precedentemente vista alla guida è all’esterno della vettura, senza chiavi e in pieno deserto, mentre il bambino è rimasto chiuso dentro la macchina, senza apparente via di scampo.
Il film, presentato da Recchioni come un “Duel realizzato da fermo”, invoglia sicuramente alla visione e mostra un dispiegamento di mezzi propri della cinematografia statunitense che crea grande attesa per un evento che potrebbe portare grandi cambiamenti nel futuro della Bonelli.
Nota: Si ringrazia Massimo Vertua per la gentile concessione delle fotografie scattate a Lucca.