di Igor Mavric e Davide Pascutti
Becco Giallo, 2006 – 132 pagg. b/n bros. – 14,00euro
8 agosto 1956, Marcinelle, Belgio. Nella miniera di Le Bois du Cazier lavorano più di un centinaio di italiani, spediti là in base a un accordo tra i due paesi chiamato “minatori-carbone”: l’Italia fornisce mano d’opera al Belgio in cambio di carbone. Le miniere sono posti dove sicurezza e diritti del lavoro sono ancora termini sconosciuti. In quel tragico giorno, un incidente all’interno della miniera condanna alla morte quasi tutti gli operai al lavoro quella mattina: 262 uomini muoiono, solamente 7 riescono fortunosamente a salvarsi. Un pezzo di storia italiana ed europea che ha contribuito ai movimenti per i diritti dei lavoratori, resa qui da Mavric e Pascutti mescolando i fatti e la memoria, riuscendo con efficacia a rendere la drammaticità dell’evento, unendola alla ricerca da parte di un uomo delle sue origini e della vita mai conosciuta di suo padre. I disegni di Pascutti usano un bell’effetto di mezza tinta, differente per le scene del passato e quelle del presente; pur risultando incerti, soprattutto nei volti, creano una atmosfera adeguata. I testi risultano non particolarmente originali e non offrono certo punte di qualità memorabili, ma accompagnano con efficacia la lettura. (Ettore Gabrielli)
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(aggiornato il 23/09/2017)