Ma Gesù ascolta musica Punk? “Punk Rock Jesus” di Sean Murphy

Ma Gesù ascolta musica Punk? “Punk Rock Jesus” di Sean Murphy

"Punk Rock Jesus" di Sean Murphy è un concentrato di azione ipercinetica, personaggi dai tratti estremi e satira caciarona dei costumi e della religione.

PunkRockJesusCosa succederebbe se Gesù tornasse in vita nel nostro tempo, nella società capitalista? Per Sean Murphy la risposta è semplice: diventerebbe un fenomeno mediatico senza precedenti, e ovviamente qualcuno ci lucrerebbe sopra. Da questo semplice spunto prende il via Punk Rock Jesus, miniserie Vertigo di sei numeri pubblicata per la prima volta nel 2012 e successivamente ristampata  sotto l’etichetta DC Black Label (in Italia pubblicata da Panini Comics) in un volume di grande pregio, contenente numerosi schizzi preparatori, studi di cover e sceneggiature che fanno la gioia dei fan di Murphy.

La trama si discosta ben poco dalle premesse indicate sopra: la multinazionale Ophis e il suo capo Slate hanno trovato il modo, grazie alle ricerche della dottoressa Sarah Epstein, di clonare Gesù e hanno deciso di creare un reality show, J2, in cui raccontare ogni aspetto della sua vita. Viene scelta una madre vergine, Gwen, simbolo della purezza bianca, bionda e americana; viene istituito un servizio di sicurezza affidato all’ex terrorista dell’IRA Thomas McKael per proteggere il progetto dagli NCA (Nuovi Cristiani d’America); viene costruita un’isola/set cinematografico dove seguire ogni passo della nascita e crescita del bambino. Ma la vita in una prigione dorata porta il nuovo messia, una volta adolescente, a ribellarsi e diventare un vero punk rocker.

Su questa struttura, Sean Murphy costruisce un  racconto che mescola azione serrata a una satira grossolana, tutto contraddistinto da uno stile caciarone e sopra le righe che va a colpire religione, capitalismo e società dei mass media senza andare troppo per il sottile (interessante, a lato, vedere quanto la tv e i reality avessero un peso  al tempo della realizzazione del fumetto e non si parlasse, invece, di social: quasi un’era geologica diversa, nonostante i pochi anni di distanza). Purtroppo la storia, pur dedicata a Gesù e alle enormi domande che un suo ritorno potrebbe porre alla nostra società, viene schiacciata da questa esagerazione, risultando spesso sfilacciata, inconcludente e superficiale, seppur con alcuni guizzi interessanti (e non scontati per l’epoca) che riguardano il ruolo delle protagoniste femminili, che non risultano stereotipate ma forti e risolute, secondo caratterizzazioni ben precise.

punk-rock-jesus-review-critique-avis-une-parabole-eclairee-de-sean-murphy-sur-la-religion-et-les-medias-urban-comics-image3La ragione della doppia velocità della trama è spiegata dallo stesso Murphy nella postfazione al volume: l’idea dell’opera era infatti nata in seno a un racconto molto diverso, dedicato a un ex terrorista dell’IRA, e poi evolutasi in Punk Rock Jesus. Questa saldatura tra due storie molto diversa è ben evidente: se l’opera nel suo complesso appare poco bilanciata, la sottotrama dedicata a Thomas McKael (che spesso prende il sopravvento) risulta ben più solida e meglio sviluppata, con un approfondimento su Thomas, sull’IRA e soprattutto sui dubbi morali che si nascondono dietro a ogni guerra che ha la religione tra i suoi motivi principali.

La ricerca fatta da Murphy rende molto bene l’atmosfera della guerra condotta dall’IRA, mentre il confronto tra Thomas e Chris, il giovane Gesù, dona spessore a entrambi i personaggi, permettendo soprattutto di scavare nella psicologia e nelle ragioni del primo, che vive una vera e propria crescita, da antieroe a eroe suo malgrado, nel corso del volume. Molto meno solida è invece la parabola di Gesù, che risulta dall’inizio alla fine un personaggio molto stereotipato (così come è stereotipato l’immaginario punk) e un falso protagonista. Anche Slate, cattivo dall’inizio alla fine, appare quasi una parodia esagerata di un cattivo, che di fatto depotenzia e banalizza anche tutta la riflessione sul potere, spesso sottile e serpeggiante, delle multinazionali e dei media.

27655563._SY540_Il vero punto di forza del volume non è però nella storia, che anche al suo meglio appare un po’ troppo didascalica e annegata nei testi (vizio che Murphy si porta dietro anche oggi, si vedano i suoi progetti nell’universo alternativo di Batman dedicato al White Knight), quanto nei disegni. L’inconsueto bianco e nero per una serie statunitense mette in luce la potenza dinamica dei disegni di Murphy, la sua capacità di costruire le tavole ora per creare composizioni statiche che mettano in risalto un personaggio e la sua presenza scenica, ora di alternare le vignette per dare rapidità a una azione esplosiva. Il tratto è sporco e tagliente, occupa la tavola in maniera totale definendo luci e ombre nette, gioca con i chiaroscuri per far emergere dall’oscurità i particolari del viso, per caratterizzare le espressioni e i momenti di confronto tra personaggi. Anche gli sfondi, sia interni che esterni, le architetture e gli oggetti sono definiti con un tratto preciso e dettagliato, improntato all’assoluto realismo: questo si vede anche nei particolari più piccoli, come nella rappresentazione dei mezzi di trasporto e delle moto, vero pallino di Murphy. La scansione degli eventi è rapida e senza soluzione di continuità, per non lasciare spazio a momenti morti e far salire sempre di più il ritmo dell’azione.

Rileggere Punk Rock Jesus a dieci anni dopo la sua pubblicazione originaria è un’operazione quantomeno interessante: l’opera di Sean Murphy è tanto intrigante nelle sue premesse quanto non completamente riuscita, coraggiosa e disordinata, tanto potente visivamente quanto squilibrata narrativamente.  Pur con tutti i suoi numerosi limiti di critica sociale e uno status da fumetto cult che a una rilettura contemporanea appare poco motivato, l’opera appare al tempo stesso lontanissima e attualissima, il segno che forse la nostra società si evolve meno rapidamente di quanto pensiamo.

Abbiamo parlato di:
Punk Rock Jesus
Sean Murphy
Traduzione di Michele Innocenti
Panini Comics, 2022
360 pagine, cartonato, bianco e nero – 38,00 €
ISBN: 9788828721123

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