L’uomo che fece sposare Spider-Man: intervista a David Michelinie

L’uomo che fece sposare Spider-Man: intervista a David Michelinie

Abbiamo raccolto alcune riflessioni di David Michelinie, scrittore per sette anni di “Amazing Spider-Man” nel periodo tra gli ’80 e i ’90 del secolo scorso.

David Michelinie è stato lo scrittore di Amazing Spider-Man tra il 1987 e il 1994, un periodo fondamentale per il personaggio, sia da un punto di vista narrativo (il matrimonio con Mary Jane e la nascita di personaggi come Venom e Carnage), sia da quello dei disegnatori coinvolti (due nomi su tutti: Todd McFarlane ed Erik Larsen). Abbiamo fatto allo sceneggiatore un po’ di domande su che cosa significava lavorare alla Marvel Comics in quegli anni, su uno dei personaggi di punta della casa editrice.

Iron Man Armor WarCiao David e benvenuto su Lo Spazio Bianco.
Hai vissuto nell’epoca d’oro del Ragno, tra gli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso, hai scritto storie fondamentali su Amazing Spider-Man illustrate da Todd McFarlane, Erik Larsen e Mark Bagley: cos’ha significato lavorare per la Marvel a quell’epoca, sulle serie principali di questo personaggio, insieme a giovani illustratori che sarebbero poi diventati i nomi “di rottura” del fumetto americano di fine ventesimo secolo?
La Marvel era un gran posto per lavorare dalla fine degli anni ‘70 a fine anni ‘80. Gli scrittori erano valorizzati e c’era la sensazione di essere parte di qualcosa di importante e divertente. Mi capitava di incrociare Jim Shooter all’ingresso e ogni tanto mi chiedeva “Sei felice? Ti stanno trattando bene?” Tutti sembravano concentrati sul creare buone storie e sullo stare bene facendolo.

Come sei finito a scrivere Spider-Man e qual è stato il tuo primo impatto con il personaggio?
Stavo scrivendo Avengers, Iron Man e altre serie quando l’editor Jim Owsley mi ha offerto Web of Spider-Man. L’Arrampicamuri era il mio supereroe preferito, così ho colto al volo l’occasione di scriverne nuove avventure.

Quali sono state le storie che hanno influenzato maggiormente te e la tua run su Spider-Man?
Ho scoperto Spider-Man attorno al numero 63 di Amazing o qualcosa del genere e sono rimasto conquistato da allora. Quindi credo che sia stata la visione originale di Stan Lee su Peter Parker e il suo alter-ego a influenzarmi di più. Tuttavia, ho anche assimilato un po’ della versione di Gerry Conway.

SM Venom CarnageSei il creatore di Venom e Carnage, con il primo che sta diventando un’icona dell’Universo Marvel contemporaneo e il secondo che negli ultimi anni ha guadagnato sempre più importanza: guardando indietro alle idee che avevi in mente mentre creavi i personaggi e considerando la strada che hanno fatto finora, quali sono i tuoi pensieri?
Quando smetti di scrivere un personaggio perdi il controllo su ciò che fa quel personaggio, a meno che tu non lo possieda. Avevo una visione molto semplice, ma al contempo molto forte, di chi fosse Venom e del suo rapporto con Spider-Man. Lo stesso era vero per Carnage. Tuttavia, altri scrittori hanno portato i personaggi lontano da quelle origini. Non avrei mai messo il simbionte di Venom su qualcun altro per molto tempo: per me, Venom erano Eddie Brock E il simbionte. Il simbionte e qualsiasi altro personaggio semplicemente non sarebbero “Venom”.

Avresti pensato a qualcosa di diverso per Eddie Brock e il suo simbionte?
Se avessi continuato a sviluppare il personaggio avrei sicuramente pensato a molte cose da fare con Eddie e il simbionte. È quello che mantiene freschi i personaggi. Avrei addirittura potuto mettere il simbionte su un altro personaggio, ma solo per dimostrare come la nuova combinazione sarebbe stata totalmente diversa dal vero “Venom”.

Sei anche l’autore responsabile del matrimonio tra Peter e Mary Jane, una storia che è ancora tanto epocale quanto controversa, sia per la sua genesi che per le conseguenze che ha avuto. Cosa ricordi del processo e dell’idea che hanno portato a quella decisione?
Pochi giorni dopo aver accettato il ruolo di sceneggiatore su Amazing Spider-Man, mi è stato detto che Stan Lee avrebbe fatto sposare Peter e Mary Jane nella strip sul giornale e che la Marvel avrebbe seguito la stessa strada nei fumetti. L’ho odiato. Volevo scrivere lo stesso personaggio che ho amato da teenager: un giovane ragazzo single con problemi e coraggio, non un vecchio uomo sposato. Ma la Marvel era determinata a far sposare Peter e MJ, così decisi di cercare di fare del mio meglio e dare alla coppia una vita sposata soddisfacente, qualcosa che i lettori probabilmente non si sarebbero aspettati. E mi sono sorpreso divertendomi molto a scrivere Mr. & Mrs. Spider-Man!

ASM SpecialPensi che sposare i due fosse la scelta giusta o che abbia inevitabilmente invecchiato il personaggio, distanziandolo da un pubblico giovane? Specialmente alla luce di quanto avvenuto dopo One More Day e la creazione di altri Spider-Man ragazzi (Miles, Spider-Gwen), pensi che il destino di Peter sia di cristallizzarsi come se fosse un personaggio della Archie?
Penso di aver fatto davvero un buon lavoro per mantenere legato al personaggio il pubblico giovane, dato che le vendite di Amazing sono aumentate costantemente durante la mia intera serie quinquennale. Non posso dire nulla su cosa sia successo dopo, perché a quel punto ho smesso di leggere Spider-Man.

Tra i molti collaboratori che hai avuto sulla serie, a tuo avviso chi ha interpretato meglio le tue sceneggiature? E chi ti ha sorpreso di più con il suo lavoro?
La risposta a entrambe quelle domande è “Todd McFarlane”. Era un professionista navigato e ha seguito le mie sceneggiature così com’erano scritte. Le sue illustrazioni hanno anche portato una boccata d’aria fresca al canone grafico accettato e mi hanno reso più divertente scrivere i dialoghi per i suoi disegni.

Dopo Stan Lee, sei l’autore che ha avuto la più lunga serie su Amazing Spider-Man: qual è il tuo legame con questo personaggio?
A dire la verità, penso di essere il terzo attualmente, dato che sono piuttosto sicuro che Dan Slott mi abbia superato per prendersi il secondo posto o forse addirittura il primo! Il mio legame è che ho smesso di leggere fumetti quando avevo 14 anni e ho ricominciato a 19 quando ho scoperto Spider-Man. E quello ha indirizzato il lavoro della mia vita come scrittore, principalmente di fumetti.

AMS325Quale pensi sia il tuo lascito più importante a quelli che sono venuti dopo di te (escludendo i molti personaggi nuovi che hai creato)?
Penso che le centinaia di fumetti con Venom e Carnage rispondano sostanzialmente alla domanda sul mio lascito a “quelli che sono venuti dopo”. Parlando del personaggio in sé e ciò che potrei aver lasciato ai lettori, penso di aver fornito un po’ di anni di storie coinvolgenti, che hanno dimostrato rispetto sia per il personaggio di Spider-Man che per le persone che amavano le sue avventure.

Se dovessi definire Peter Parker e il suo alter ego dopo tutti questi anni, quale sarebbe la tua risposta?
Non posso parlare a proposito di come il personaggio stia venendo trattato di questi tempi. Ma riguardo a quando lo stavo scrivendo io, definirei Peter Parker semplicemente come… me. E te. E tutte le altre persone comuni che leggono i fumetti. È questo ciò che Stan Lee ha introdotto: l’eroe Uomo Comune (o Ragazzo Comune) che sta semplicemente cercando di superare i suoi problemi quotidiani e fare la cosa giusta.

 Grazie per il tuo tempo, David!

 Intervista realizzata via mail a novembre 2021
Traduzione di Alessandro Mezzavilla

David Michelinie

David MichelinieDavid Michelinie (1948) viene assunto dalla Marvel negli anni Settanta del XX secolo e, nello stesso periodo, scrive insieme a Bob Layton la sua prima run su Iron Man, durante la quale l’autore aggiunge il vizio dell’alcolismo al personaggio di Tony Stark. Successivamente, i due ritornano sulla testata, con Mark Bright alle matite, creando la saga che diviene poi nota come Guerra delle armature.
Dopo Iron Man Michelinie scrive per un breve periodo la testata degli Avengers, collaborando con i disegnatori John Byrne e George Pérez. Gli viene poi affidata (coadiuvato dai disegni di Todd McFarlane, Erik Larsen e Mark Bagley) la serie 
The Amazing Spider-Man, nella quale introduce i simbionti e diviene fautore del matrimonio tra Peter Parker e Mary Jane Watson.
Concluso il suo lavoro su Spider-Man, Michelinie si trasferisce alla DC Comics, dove per tre anni scrive le storie di Superman sulle pagine di 
Action Comics. Nel 2001 ritorna a scrivere con Bob Layton e Dick Giordano per la Future Comics, fino a che la casa editrice non fallisce nel 2004. Ritorna alla Marvel nel 2008, sempre insieme a Layton, scrivendo la miniserie Iron Man: Legacy of Doom.

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