Batman – Spaventapasseri e Due Facce: Anno Uno è un volume edito da Panini Comics, che raccoglie due miniserie dedicate ai nemici dell’Uomo Pipistrello. Come suggerisce il titolo del cartonato, le due storie si inseriscono nel filone dei fumetti di origini tra i quali spicca per qualità e anzianità Batman: Anno Uno di Frank Miller e David Mazzucchelli, che diede il via alla produzione dei successivi Robin: Anno Uno e Batgirl: Anno Uno, solo per restare a Gotham City.
Spaventapasseri: Anno Uno
Il racconto sceneggiato da Bruce Jones è sia un “anno uno” che un “anno zero”: anno zero perché mostra l’infanzia e l’adolescenza di Jonathan Crane, il futuro Spaventapasseri, e anno uno perché mette in scena per mezzo dei disegni di Sean Murphy il suo primo periodo di attività criminale a Gotham.
Rispettando l’ideale cronologia batmaniana, il Bruce Wayne in azione tra queste pagine è giovane e ha al suo fianco Dick Grayson nei panni di Robin. Un Robin che sta ancora imparando sul campo e nella caverna, che sta ancora conoscendo le pieghe della mente del suo mentore, ma che già è capace di esserne bussola morale. Durante la lettura è rilevante osservare come sia proprio l’allievo ad aiutare il maestro più che viceversa.
Leggendo oggi Spaventapasseri: Anno Uno, ci si accorge che le origini del villain sono diverse da quelle descritte in seguito da Gregg Hurwitz nel suo buon ciclo sulla testata Il Cavaliere Oscuro, durante il New 52. Mentre Hurwitz accusa il padre di Jonathan di aver scatenato in lui la psicosi a causa di abusi ed esperimenti disumani, Jones punta invece sull’ascendenza femminile e in particolare sulla bisnonna del protagonista, rea di averlo educato senza affetto e con la sola violenza. Date queste premesse, è naturale che dal punto di vista narrativo risulti una storia dura, che l’autore celebre per il suo Hulk porta avanti con un montaggio alternato e una serie di ellissi narrative. In tal senso, a volte la trama soffre di un respiro corto, nonostante i tasselli riescano a incastrarsi positivamente.
Per quanto riguarda i disegni, è interessante notare l’evoluzione di Murphy, che nel 2005, anno di uscita della miniserie, utilizzava uno stile diverso da quello attuale. Si riconoscono comunque alcuni dettagli costanti nei volti che tratteggia, per esempio i menti e i nasi, oltre alla tendenza a disegnare il mantello di Batman aderente alla figura. Inoltre, è sicuramente rimasto inalterato il debito dell’artista nei confronti della celebre serie animata dedicata al Crociato Incappucciato nota tra i fan con l’acronimo TAS. Rispetto alle opere successive, in questo Anno Uno il segno è più cartoonesco, a volte più sintetico e forse anche eccessivamente sbrigativo, talvolta dinamico e nervoso.
Due Facce: Anno Uno
L’idea di Mark Sable è ambiziosa: collegare il suo Anno Uno a Il lungo Halloween di Jeph Loeb e Tim Sale. Purtroppo, l’autore non riesce a gestire al meglio le due linee narrative del suo racconto: da un lato sceneggia il percorso che porta Harvey Dent, da possibile futuro procuratore distrettuale di Gotham, a diventare Due Facce a causa di Salvatore Maroni, che gli getta sul volto l’acido sfigurandolo; dall’altro avvita attorno alla trama principale la scia di omicidi del famigerato Holiday.
Nel tentativo di intrecciare le vicende, il ritmo subisce grossi sbalzi e nessuno dei due fili diegetici è sviluppato e approfondito a sufficienza, con gli eventi che accadono senza potersi sedimentare. Esemplificativa è una sequenza in cui Batman e Jim Gordon arrivano a scontrarsi senza un motivo consistente.
Più riusciti ma solo a metà sono alcuni momenti introspettivi: Sable dedica poche pagine alle sedute psicologiche alle quali Harvey si sottopone nel tentativo di tenere a bada la rabbia che lo tormenta. Sarebbero veramente interessanti, se non si interrompessero ogni volta proprio quando entrano nel vivo.Completamente efficace, invece, è la parte in cui Dent e Gordon assemblano la loro squadra operativa con l’obiettivo di colpire i mafiosi senza dover ricorrere al Cavaliere Oscuro. Anche se le cose non vanno come sperato, tuttavia le premesse sono plausibili e offrono la possibilità di osservare più da vicino alcuni membri della polizia di Gotham. Purtroppo, non è sufficiente per consentire a Due Facce: Anno Uno di raggiungere il livello di Spaventapasseri: Anno Uno.
Oltre che dalle basi e dagli obiettivi, le due storie sono accomunate dalla presenza di due disegnatori ancora agli inizi delle loro carriere. In questo secondo fumetto si trova alle matite lo spagnolo Jesus Saiz, che nel 2008 non aveva ancora individuato la propria strada, rifacendosi alla lezione di disegnatori classici, potenti e plastici come Neal Adams e Alan Davis. Il lavoro è apprezzabile ma abbastanza lontano dallo stile e dagli standard qualitativi di oggi. Saiz adesso sfoggia un tratto forse più freddo e misurato ma anche più definito e ben riconoscibile, elegante e molto pulito, adatto più a narrazioni fantascientifiche e in particolare spaziali, com’è il Doctor Strange che ha disegnato per i testi di Mark Waid, che ai sudici vicoli di Gotham.
Abbiamo parlato di:
Batman – Spaventapasseri e Due Facce: Anno Uno
Bruce Jones, Sean Murphy, Mark Sable, Jesus Saiz
Traduzione di Sveva Scaramuzzi
Panini Comics, 2023
208 pagine, cartonato, colori – 26,00 €
ISBN: 9788828729129