La Potente Thor – Legacy: tra destino, eredità e… morte

La Potente Thor – Legacy: tra destino, eredità e… morte

Il numero di maggio del mensile dedicato a Thor segna l'esordio di Legacy: un albo celebrativo in cui Jason Aaron coniuga passato, presente e futuro in una narrazione epica e coinvolgente, con il contributo di diversi disegnatori ospiti.

Legacy è il nome di una nuova era per le testate Marvel, caratterizzata sia dall’esigenza di riallacciarsi all’eredità delle grandi storie del passato che dalla volontà di tracciare percorsi più convenzionali rispetto ai grandi sconvolgimenti degli ultimi anni, non ultimo quello operato proprio da Jason Aaron: l’inedito ruolo di Jane Foster nei panni di Thor.

Eredità

L’intento di valorizzare il patrimonio della tradizione è evidente sin dalla copertina, con un’impostazione grafica che segna il ritorno dei corner box in alto a sinistra, segno distintivo delle cover del passato e che negli ultimi tempi era stato accantonato.

Viene inoltre ripristinata, negli States come in Italia, la numerazione originaria delle varie serie, ripartite in più occasioni da uno nel corso dei recenti rilanci dell’intera linea editoriale. Per la testata americana dedicata a Thor, ciò ha coinciso con la pubblicazione del numero 700 di Mighty Thor1), un evento che la Casa delle Idee non ha perso l’occasione di celebrare con una storia speciale.

Peraltro, la cover dell’albo, indicativa di funesti presagi per la protagonista, riprende la Pietà di Michelangelo, scultura più volte rappresentata nella copertina di un fumetto (solo per menzionare alcuni esempi famosi, pensiamo a Daredevil #164 di Frank Miller del 1980 e a Death of Captain Marvel di Jim Starlin del 1982, qui citata esplicitamente), scelta iconograficamente coerente con l’idea di riallacciarsi a un passato glorioso.

Destino

L’episodio, di lunghezza extra large, rappresenta la prima parte di uno story arc dal titolo esplicativo: La morte della Potente Thor. Da un lato prosegue la Guerra dei Regni, che ha coinvolto una folta schiera di personaggi del pantheon norreno e dell’universo cosmico marvelliano. Dall’altro viene sviluppato il tema del fato e dell’intrecciarsi dei percorsi esistenziali, chiamando in causa (non a caso) le Norne, entità che hanno il compito di tessere i fili del destino.

Jason Aaron prosegue così nel suo percorso di scrittura di stampo ontologico ed esistenziale, concentrandosi su ciò che definisce un dio in quanto tale, ciò che lo contraddistingue e lo rende “degno” di impugnare il suo martello (o indegno, come è attualmente il figlio di Odino, ora noto semplicemente come Odinson) e conseguentemente di ergersi a divinità. La narrazione si sviluppa tra passato, presente e futuro, tracciando una sorta di road map delle evoluzioni future e lasciando chiari indizi sull’inevitabile e imminente ridefinizione dello status quo del personaggio.

Si può apprezzare indistintamente, in quest’albo più che in altri, la profondità e la coerenza generale della trama imbastita da Aaron sin da quando ha preso le redini della testata, con un afflato epico dai connotati coinvolgenti. Una nota va aggiunta sulla condizione di Jane Foster, da tempo affetta da cancro, elemento che rende le oscure profezie sul suo destino ancor più toccanti e realistiche.

Celebrazione

Vista l’occasione speciale, sono stati coinvolti ben undici team artistici differenti, rappresentativi di varie epoche della testata e tra i quali spicca, per importanza e qualità, un nome importante come quello di Walt Simonson, autore della prima tavola, ambientata in un luminoso passato.

Accanto a Simonson, apprezziamo tante matite legate un modo o nell’altro a Thor: Russell Dauterman, artista che si è rivelato al mondo proprio con questa testata e che ne rappresenta il fulgido presente, realizza tavole dinamiche e con layout arricchito da elementi narrativamente rilevanti posti ai bordi delle vignette; Olivier Coipel, al quale si devono tante storie di rilievo del passato recente, fa una gradita comparsata; Daniel Acuña realizza le tavole, dinamiche e d’impatto, sullo scontro tutto al femminile tra la Potente Thor e She-Hulk.

Tra gli ospiti figurano inoltre i nomi di Jill Thompson, Becky Cloonan e Chris Burnham, ma anche di Mike Del Mundo, autore dallo stile pittorico che è stato recentemente coinvolto nella nuova testata dedicata al personaggio, da poco annunciata negli States (e rappresenta dunque in questo contesto il futuro della testata).

Ne deriva un quadro per forza di cose frammentario e disomogeneo, anche dal punto di vista visivo, ma che nell’insieme rende bene le tante anime del personaggio e del suo contesto narrativo.

Una storia insomma senz’altro celebrativa ma che non si limita a rievocare la lunga storia editoriale del personaggio, fornendo piuttosto un interessante punto fermo per (ri)partire nel contesto di una delle più lunghe, complesse e intriganti testate della Casa delle Idee odierna.

Abbiamo parlato di:
La Potente Thor #228 (Thor #228)
Jason Aaron, AA.VV.
Traduzione di Giuseppe Guidi
Panini Comics, maggio 2018
56 pagine, spillato, colori – 3,50 €
ISBN: 977159342600380228


  1. Numero ottenuto sommando le varie incarnazioni delle serie che hanno avuto Thor come protagonista, compreso Journey into Mystery. 

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