La gita selvatica racconta di Nina, un’adolescente che si appresta alla sua prima arrampicata in falesia dopo gli allenamenti in palestra. Il fumetto diventa anche pretesto per raccontare la storia degli Stone Masters, un gruppo di ragazzi che negli anni Sessanta, in pieno periodo dei figli dei fiori, furono tra i precursori nella disciplina allo Yosemite Park, con un’attitudine selvaggia e anarchica. Ma soprattutto la storia di uno dei loro membri: Lynn Hill, unica donna del gruppo e prima arrampicatrice a conquistare la parete The Nose in free climbing.
La gita selvatica è un libro illustrato che mescola il racconto e la divulgazione. Con tratto naif, Manuela Mapelli lavora molto partendo da reference fotografiche che elabora con linee semplici e campiture di colore, realizzando personaggi su cui traccia dei volti estremamente minimali. Ma la semplicità è elemento che sta alla base anche della storia: Nina si prepara all’arrampicata piena di dubbi e paure che cerca di vincere grazie al libro che le presta il suo insegnante. Questa linearità serve come base emblematica con cui approfondire le informazioni più tecniche sull’attività sportiva e quelle prettamente storiche nel racconto dei suoi pionieri, anche perché il libro che la ragazza legge racconta l’arrampicata attraverso la storia degli Stone Masters. E anche i testi cercano la semplicità, sia nella forma che nel contenuto, con brevi frasi puntuali.
Le illustrazioni sono assolutamente un corredo al racconto: presentano in maniera didascalica quanto espresso dalle parole, “illustrandole” nel senso più stretto del termine.
Abbiamo parlato di:
La gita selvatica
Manuela Mapelli
Sinnos Editrice, 2024
96 pagine, brossurato, colori – 14,00 €
ISBN: 9788876095887