Joséphine, la nuova Bridget Jones

Joséphine, la nuova Bridget Jones

Arriva in Italia Joséphine, la single gaffeuse in cui molte giovani donne si riconosceranno. Dall'autrice francese Pénélope Bagieu, un ritratto spesso autobiografico di una single alle prese con le contraddizioni della società contemporanea.

È approdato finalmente in Italia in questi giorni, pubblicato dalla neonata Hop! Edizioni, l’albo Joséphine della francese Pénélope Bagieu. La nuova casa editrice di Pavia, che si lancia d’un balzo nel mondo dell’editoria, dedicherà tre delle sue cinque collane al fumetto, in particolare alle comic strips; le altre due saranno destinate a guide, anche queste illustrate con vignette e disegni, che forniranno consigli in chiave ironica su come sopravvivere nella nostra frenetica società. (per approfondimento, vedere la nostra intervista a Lorenza Tonani, direttrice editoriale).

Per comprendere appieno il personaggio di Joséphine e l’umorismo dei rapporti e delle situazioni in cui si trova immersa, bisogna dapprima conoscere l’autrice. Parigina doc, Pénélope è una trentenne dal musetto arguto da ragazzina che dopo gli studi artistici si è lanciata, come illustratrice professionista, nel mondo delle riviste e dei magazine femminili ottenendo un riscontro immediato.
L’attività febbrile, forsennata, ma appassionata, che conduce in campo artistico e multimediale (ha girato dei cortometraggi), dal 2007 può essere seguita sul blog Ma vie est tout à fait fascinante (www.penelope-jolicoeur.com). Qui l’autrice offre alle sue numerose fans (la segue un pubblico prevalentemente femminile) pagine vergate a mano, in corsivo, simpatiche e colorate, che raccontano delle sue convulse giornate. Dal blog sono già state tratti due volumi.

Il personaggio di Joséphine è nato per il magazine femminile Femina, allegato all’edizione domenicale del Matin. Le pagine uscite settimanalmente sono state raccolte in tre albi che in Francia hanno ottenuto un successo strepitoso, tanto che si sta lavorando alla versione cinematografica.

Joséphine, che molti hanno paragonato a  Bridget Jones, è una single che non dispera però di trovare l’uomo della sua vita e nella ricerca mette tutto il suo impegno (anche utilizzando le risorse che offre la rete) e la sua passione; dimostra inoltre di possedere le risorse per elaborare le frequenti delusioni. Ha dei genitori che, abitando lontano, la crocifiggono al telefono coi sensi di colpa e una sorella sposata, con figli, tutta per benino, che pare il ritratto della felicità e della realizzazione dei propri sogni e delle proprie ambizioni. Fra le tante amiche c’è quella del cuore, Rose, che spesso deve sopportare i suoi sfoghi. I colleghi, coi quali condivide un lavoro stressante e competitivo, che non riesce a gestire come dovrebbe, inanellando una gaffe dopo l’altra, o non la considerano quasi e dimenticano persino il suo nome o la riconoscono per il suo comportamento maldestro. D’
animo sensibile, si commuove guardando film sdolcinati in compagnia del suo gatto o si dispera guardandosi allo specchio: pur essendo nel complesso carina, bionda e minuta, è ossessionata però dai fianchi larghi e dal seno troppo piccolo.
Insomma il personaggio è molto simile all’autrice che infatti confess:

Scrivo le cose come le direi, le disegno come le farei, e in questo modo creo personaggi simili a me”.

In un mondo dove occorre dimostrare di essere sempre a posto, performanti, efficaci ed efficienti, ben inseriti, seducenti, sicure di sé, Joséphine cerca di galleggiare fra i continui rossori, i sorrisi stirati e gli sguardi a mezz’asta, senza all’apparenza rendersi conto di essere, nella maggior parte dei casi, lei l’origine dei propri mali e senza mai fare tesoro dell’esperienza. Vivendo però in questo modo una vita emotivamente piena e sentimentalmente effervescente, mai piatta, diventa suo malgrado un’esilarante eroina delle contraddizioni della società contemporanea.
Tutti i piccoli insuccessi di Joséphine sono gli stessi che le lettrici hanno da subito riconosciuto come propri e che anche i loro compagni, trovando la pubblicazione abbandonata sul divano o infilata nella borsetta, scopriranno con un sorriso.

Le strips occupano in genere un’intera pagina, raramente due affiancate. Il disegno è semplice, immediato ed espressivo, soprattutto nella resa dello stato d’animo che traspare sul volto dei personaggi. Le vignette, senza cornice, sono di varie dimensioni e molto colorate.

L’edizione italiana, formato quaderno, è maneggevole e pratica; unico piccolo difetto: di tanto in tanto, viste le misure ridotte, le scritte nelle vignette con molto testo risultano poco leggibili.

Abbiamo parlato di:
Joséphine
Pénélope Bagieu
Traduzione di Laura Tonani
Hop!, 2012
64 pagine, brossura, colori – 11,00€
ISBN: 978-88-97698-00-5

 

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *