Inguine Mah!Gazine #9: intervista a Elettra Stamboulis

Inguine Mah!Gazine #9: intervista a Elettra Stamboulis

Dal numero nove Inguine Mah!Gazine si trasferisce armi e bagagli dalla Coniglio Editore a Fernandel. Per l'occasione, in attesa di una lunga intervista a Costantini e al nuovo editore, ospitiamo Elettra Stamboulis, mente e firma degli editoriali della rivista.

Cover di Inguine Mah!Gazine #9Elettra Stamboulis è una delle menti di Inguine Mah!Gazine, voce degli editoriali che fin dal primo numero introducono una rivista pensante e pensata, con una sua identità precisa per quanto camaleontica e varia nei contenuti.

Qual è il tuo ruolo nel gruppo Inguine?
Intanto sono l’unica donna. Quindi, devo pulire, ordinare, rimbrottare. Oltre a questo, scrivo gli editoriali, traducendo il progetto definitivo del numero in parole. In realtà non è che ci siano ruoli preordinati: a parte il kapo’ Costantini che ci redarguisce se non produciamo abbastanza, i ruoli sono labili. Anche se io non disegno, così come Marco Lobietti, deteniamo una percentuale del 50% delle azioni, visto che gli altri due sono Gianluca e Paper Resistance, e quindi abbiamo una percentuale relativamente democratica di decisione.

Nove numeri per un trimestrale significano più di due anni di pubblicazione, certamente un dato incoraggiante per una rivista “underground” così particolare. Quali punti di forza ha secondo te Inguine?
Come prima cosa direi il fatto di avere un editore…é vero che noi lavoriamo gratis, pero’ almeno non paghiamo la stampa. L’altro punto di forza credo sia il fatto che non ha altri cloni: voglio dire, scegliere tra Anna, Marie Claire, Gioia ecc. non è facile. Mentre se ti interessa un certo tipo di immaginario non ci sono molte alternative. Ci sono altre riviste, ma sono completamente diverse. Anche se a volte gli autori sono amici o sono autori che collaborano anche a progetti di Inguine, il nostro modo di orientare le scelte è diverso. Poi credo che il fatto di essere nato prima in rete, di affondare nel web le proprie radici in questo momento non sia un fattore secondario. Ti rende più permeabile al nuovo. Inguine è anche una realtà editoriale, ma ha molte declinazioni.

Inguine Mah!Gazine ha nella sua poliedricità una sua caratteristica. Gli autori proposti in questi numeri sono decisamente molti, divisi oltre al gruppo Inguine originale tra nomi noti e realtà meno conosciute provenienti specialmente dall’estero. Come viene scelta la scaletta di un nuovo numero?
Ci incontriamo e ognuno dice che cosa vorrebbe fare. All’inizio non siamo d’accordo su niente. Poi all’improvviso regna l’armonia. Le cose vanno un po’ così: ci sono i due navigatori incalliti, Gianluca e Marco che razzolano nei siti e da guardatori voraci selezionano in base a quello che incontrano nel cammino. Paper Resistance è più per la relazione personale, conosce molte persone ai concerti ed è un tipo nottambulo. Io sono più libresca, incontro nello spulciare autoproduzioni, libri stranieri, carta. Poi in realtà i numeri sono esseri a sé, ognuno nasce da un innamoramento singolo e autonomo per gli autori, per una storia o per un tema. E soprattutto regna la meravigliosa casualità degli incontri.

Gianluca Costantini si è lasciato scappare che una delle novità di Inguine Mah!Gazine sarà la doppia lingua. Le storie avranno i “sottotitoli” o sarà una vera e propria edizione in inglese?
La versione anche in inglese è un po’ sottotitolata un po’ a latere. Paper Resistance ha fatto un lavoro veramente certosino ed elegante. Siamo molto glamour.

Questo significa che finalmente la rivista varcherà i nostri confini nazionali?
Li ha già varcati, solo che prima guardavano solo le figure. Forse continueranno a farlo…

Altre evoluzioni in vista per una rivista comunque sempre in movimento?
Per il momento abbiamo cambiato editore e impaginazione nonché inserito una nuova lingua. Continueremo la sperimentazione sulle animazioni: il progetto di “Soprattutto era fastidio” continua a girare e ad essere proiettato in moltissimi festival e occasioni. Nato quasi per gioco, è diventato quasi un tormentone. è ora di produrre qualcosa di nuovo. Poi rinnoveremo ancora il sito, a partire dal prossimo numero. La rivista per il momento rimane così come è: già basta il fatto di cambiare grafica ad ogni numero.

Su Inguine sono apparse tematiche come la grafica e il racconto: che spazio avranno in futuro?
Il racconto e la poesia saranno sempre presenti in qualche modo, mentre sulla presenza della grafica e del Web … non so, credo che dovremo rivedere le modalità. Ma forse non sono la persona giusta per rispondere. Dovresti chiedere a Marco.

I numeri tematici sono interessanti variazioni sul tema della rivista. Ce ne saranno altri in futuro?
Sì, il prossimo sarà un numero tematico, o meglio sarà un numero onnivoro. Alimentato da un’idea mai realizzata di Italo Calvino, ovvero il Motel dei destini incrociati, sarà un’esplorazione unitaria sull’arte combinatoria dei tarocchi e sulle possibili storie intrecciate che da essi scaturiscono. Fumetti e narrazione.

Quali autori sono presenti nel nuovo numero?
Ci saranno Zezelj e lo sceneggiatore spagnolo Felipe H. Cava tra gli stranieri, Giacon, Ericaeilcane e Squaz tra gli italiani, gli immancabili Costantini e Paper Resistance e anche un’interessantissima esordiente. 11 autori legati da un’unica storia, per 11 combinazioni di tarocchi. Ovviamente lo zero, il matto sarà in copertina.

Puoi darci qualche anticipazioni sulle prossime uscite, cosa dobbiamo aspettarci in fatto di autori?
Non lo so. Ti posso dire del prossimo numero, ma non so cosa ci sarà nel numero ancora successivo. Siamo ancora nella fase di digestione. Fino a che il nuovo numero non va in stampa non riusciamo a pensare ad altro.

Riferimenti:
InguineWeb: www.inguine.net
Fernandel Editore: www.fernandel.it

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