Hawkeye
Il quarto episodio di Hawkeye ha visto il ritorno, nel finale, di Yelena Belova (Florence Pugh), in quella che è la sua prima apparizione dagli eventi di Black Widow.
La comparsa del personaggio non giunge come una novità, non solo perchè la Pugh era stata avvistata sul set del serial alcuni mesi fa, ma anche per via della scena dopo i titoli di coda del film con Scarlett Johansson in cui la bella spia russa era stata assoldata dalla Contessa Valentina Allegra De La Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) per uccidere Clint Barton (Jeremy Renner) sulla base di una bugia, ovvero che Occhio di Falco fosse il responsabile della morte di Natasha Romanoff.
Lo sguardo perentorio di Yelena verso Kate Bishop (Hailee Steinfeld) fa presupporre che la prima abbia preso come una assodata verità la bugia della misteriosa Contessa, i cui piani a lungo termine rimangono ancora ignoti, e questo solleva alcune domande sul futuro della “sorellina” di Natasha.
Il prossimo episodio infatti ci farà capire se Yelena sarà un burattino nelle mani di Valentina, o se il confronto anche aspro con Barton le permetterà alla fine di vedere l’inganno di cui è anche lei vittima. Da questo dipende fortemente l’inquadratura morale che il personaggio avrà nel Marvel Cinematic Universe, che al momento risulta fortemente in bilico.
Se alla fine di Black Widow avevamo lasciato Yelena conscia del suo nuovo ruolo di Vedova Nera libera dal controllo della Stanza Rossa, l’attuale situazione la inserisce in un limbo di non facile soluzione, soprattutto se la ragazza rivelasse un “libero arbitrio” facilmente manipolabile dalle emozioni e dall’affetto che nutriva per la sorella acquisita.
Oltre a questo, l’episodio conferma l’assoluta alchimia tra Kate e Clint, che abbiamo analizzato nella precedente puntata, soprattutto con la sequenza natalizia tra i due personaggi. Ma il protagonista appare comunque combattuto in questo rapporto mentore/allieva, visto che nel finale decide di recidere i legami con la ragazza a fronte della pericolosità dell’intera vicenda con l’ingresso di Yelena.
E’ ovvio e naturale il senso di protezione che Clint ha per la giovane, soprattutto in virtù del fatto che lo spettro di Natasha aleggia intorno a lui, ma Kate Bishop ha già dimostrato non solo coraggio, ma una decisa sicurezza nell’affrontare il pericolo. Riuscirà Clint a scorgere definitivamente questo lato della ragazza, e a riprenderla sotto la sua ala?
Il seguito di Shang-Chi
L’annuncio ufficiale, diffuso nei giorni scorsi, della messa in lavorazione di un sequel di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli apre le porte a una nuova avventura dell’eroe interpretato da Simu Liu nel Marvel Cinematic Universe, ma anche a qualcosa di più.
L’accordo stipulato tra il regista Destin Daniel Cretton e i Marvel Studios riguarda anche una serie Marvel per la piattaforma Disney+ dal titolo ancora ignoto, che visto il coinvolgimento dello stesso regista è difatti collegata a Shang-Chi, e probabilmente inerente l’organizzazione dei Dieci Anelli, su cui da alcuni mesi si vocifera di un serial in preparazione, anche se nessuna conferma ufficiale in questo senso è arrivata dai Marvel Studios.
Questo doppio binario creativo è interessante perchè permette al regista e sceneggiatore di ampliare quel piccolo universo visto nel primo capitolo e di cui parlammo pochi mesi fa e anche di costruire sulle fondamenta del mistico villaggio di Ta Lo altre avventure del personaggio, permettendo allo stesso tempo di guardare il quadro generale attorno a Shang-Chi e tenendo ben salda quella centralità che il personaggio ha acquisito nel suo franchise e certamente acquisirà nel futuro del Marvel Cinematic Universe.
Quello tra il regista e i Marvel Studios si inserisce anche in un patto di reciproca fiducia che dimostra come il primo abbia colpito positivamente la dirigenza e in primis Kevin Feige con il suo lavoro, tanto da permettergli una libertà creativa non da poco nel portare avanti il personaggio. Daniel Cretton dovrà far evolvere Shang-Chi e il suo mondo e farlo interagire con un universo più vasto senza che questi due elementi vengano in contrapposizione o che l’uno schiacci l’altro, una insidia quest’ultima frequente in progetti che riguardano la cultura asiatica (soprattutto nei sequel), ma che il regista ha saputo finora dosare sapientemente.
Spider-Man: No Way Home
Quando leggerete queste righe mancheranno appena un paio di giorni all’uscita nelle sale di Spider-Man: No Way Home, ma la campagna promozionale è andata avanti in maniera incessante anche durante l’ultima settimana, con iniziative interessanti quali la comparsa nella città di New York, tra la curiosità dei passanti, di numerosi chioschi del quotidiano The Daily Bugle, con alcuni numeri limitati di una edizione del giornale di J. Jonah Jameson (J.K. Simmons) con tanto di articoli e identikit sul misterioso uomo con quattro braccia metalliche, oltre a locandine con l’effige di Peter Parker indicato come “minaccia”.
Oltre a questo, continua il marketing con spot che utilizzano il tema del multiverso attraverso una campagna della Sony Pictures Italia. Dopo la partecipazione del campione di tennis Matteo Berrettini, questa volta è stata la volta del comico Lillo, protagonista di un simpatico promo.
Altra iniziativa da segnalare è la partnership tra Sony e PUBG Mobile, che ha aggiunto vari contenuti a tema Spider-Man a Fortnite, annunciando un vero e proprio crossover ispirato al personaggio Marvel Studios.
PUBG Mobile ha confermato alcune informazioni sul gioco e sugli elementi forniti con la versione 1.8, suggerendo che il lancio del crossover cambierà il modo in cui le persone giocano a PUBG Mobile durante la collaborazione con la major cinematografica.
La partnership tra PUBG Mobile e Sony Pictures è la prima in cui le due parti hanno lavorato insieme ed è possibile che più film di Sony Pictures verranno mostrati su PUBG Mobile in futuro se l’operazione dovesse avere successo. Vincent Wang, direttore di PUBG Mobile Publishing, ha affermato che Spider-Man non è semplicemente un popolare supereroe, ma un’icona riconoscibile della cultura pop in tutto il mondo.
Nel frattempo, G FUEL, già al centro del marketing di Venom: La Furia di Carnage, ha annunciato nei giorni scorsi che il suo nuovo gusto, G FUEL Radioactive Lemonade, ha una nuova confezione disponibile in tre diversi modelli raffiguranti i costumi indossati da Spider-Man nel nuovo film, che sarà disponibile online fino a esaurimento scorte negli Stati Uniti.
G FUEL è perfetto per Spider-Man. Il loro marketing è fresco e innovativo e la grafica sulla confezione riflette un atteggiamento e un tono forti che si adattano bene alla campagna di marketing complessiva del film – ha affermato Jeffrey Godsick, EVP del settore Global Partnerships and Brand Management di Sony Pictures Entertainment.