Il grande libro dei record: essere speciali a tutti i costi

Il grande libro dei record: essere speciali a tutti i costi

Tonino Benacquista e Nicolas Barral ci raccontano ansie, frustrazioni e persino omicidi nella speranza di essere un record.

F3340c72 51bc 4d9c B578 Ef6eab83fc84 Cover LrCosa significa essere il migliore in qualcosa? Il bisogno di celebrità e di sentirsi speciali sono al centro di costanti riflessioni per Paul Baron. Il suo lavoro infatti è quello dell’esaminatore per il Grande libro dei Record. Si occupa di raggiungere e verificare, con strumenti estremamente pragmatici come metri e bilance, le possibili specialità di aspiranti conquistatori di record che vogliono comparire sul libro come fenomeni. Quindi Baron deve viverne anche le frustrazioni – provando al contempo quella di essere latore dell’eventuale rifiuto – di chi fallisce, di chi non raggiunge la straordinarietà, magari per pochi grammi o per pochi centimetri, rendendo di fatto inutile quella che potrebbe essere stata una lunga preparazione, un lungo lavoro o un grande investimento. E sicuramente una grande speranza.
Un giorno Paul riceve una lettera che è allo stesso tempo presentazione di un nuovo possibile record e minaccia. Qualcuno vuole entrare nel libro con una specialità particolare: il numero di persone uccise.
La vicenda spingerà Paul a riconsiderare completamente le ragioni, soprattutto etiche, dietro al suo lavoro.

Ne Il grande libro dei record, pubblicato da Gallucci Balloon, Tonino Benacquista costruisce una storia che, fondamentalmente, si interroga sull’idea di performance a tutti i costi, con una serie di personaggi molto vividi e umani, a cui il tratto semplice, pulito ma di grande realismo di Nicolas Barral offre un perfetto contraltare. Lo spunto intrigante del serial killer diventa chiave di volta della riflessione e dell’inevitabile critica sociale che innesca.

Peccato per la brevità della storia stessa: il racconto, seppure compiuto – e con un soddisfacente epilogo – risulta breve e piuttosto rapido. Evidentemente l’autore non è particolarmente interessato alla componente “crime” alla base della sua idea, – o forse semplicemente lo spazio a disposizione non permetteva un’esplorazione maggiore – e l’indagine e gli elementi di tensione legati all’assassino e agli omicidi si risolvono, se non frettolosamente, comunque in fretta. Le idee e le sorprese non mancano e Benacquista ha un ottimo dominio dello storytelling, lavorando su meccanismi che piano piano si incastrano come ingranaggi ottimamente congegnati.

Ca983913a79e6a48b0fc6cf45acdbbb4La storia è solida e funziona bene, eppure è inevitabile non chiedersi cosa sarebbe potuta diventare se avesse avuto più spazio a disposizione, non solo per le componenti più stettamente “thrilling” che avrebbe potuto espandere, ma anche per l’approccio che dimostra l’autore anche sulle sfumature del genere, che sono orientate a un confronto più riflessivo e filosofico che evita qualunque morbosità e lavora soprattutto sulle componenti più umane della questione.

Le tavole di Barral hanno una struttura molto classica e rigorosa, con vignette ortogonali e una scansione per lo più su tre strisce. Variano soprattutto il numero di vignette, che può farsi anche piuttosto fitto, e la loro dimensione e mettono su carta con gradevole disciplina quella componente di “normalità” che si contrappone alla ricerca dello straordinario dei record.

Il grande libro dei record è una piacevole lettura e una bella riflessione sul tema della performance a tutti i costi che, seppure nella sua compiutezza, avrebbe meritato più spazio e un’esplorazione maggiore sull’interessante e originale spunto su cui si costruisce.

Abbiamo parlato di:
Il Grande Libro dei Record
Tonino Benacquista e Nicolas Barral
Traduzione Chiara Borrelli
Gallucci Balloon, 2024
70 pagine, cartonato, colore – 17,90 €
ISBN: 9791222104928

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