Graveland è un curioso esempio di variazione sul tema, dato che l’incipit richiama quello de L’attacco dei giganti, il manga ideato da Hajime Isamaya. Un’antica razza di mostruosi giganti usciti dalla faglia di Sant’Andrea stanno radendo al suolo l’America; per affrontarli viene creata una squadra di supereroi.
L’albo, scritto da Massimo Rosi e uscito originariamente negli USA per Hound Comics e in Italia da Leviathan Labs, che ha incorporato Bookmaker Comics, presenta un primo scontro e un finale aperto, senza approfondire altro. La successione degli eventi è eccessivamente rapida togliendo pathos alla vicenda e perdendo l’occasione di far percepire adeguatamente l’orrore suscitato dai giganti, elemento invece di forza del fumetto di Isamaya. La scelta di affollare le tavole di vignette, per lo più sviluppate in orizzontale, si rivela poco efficace nel restituire l’imponenza e il senso di minaccia di questi mostri.
Il segno di Gabriel Ibarra Nunez è sporco e nervoso, adatto a dare corpo a queste sensazioni ma eccessivamente penalizzato dalla colorazione a tratti espressionista di Marco Pagnotta che mette in ombra i personaggi, con il risultato di rendere difficoltoso riconoscerli.
Il combattimento finale, confuso e privo di mordente, è la summa di questi difetti.
Una storia che necessitava di maggior spazio per essere narrata e poter esprimere il proprio potenziale.
Abbiamo parlato di:
Graveland #1 – La faglia
Massimo Rosi, Gabriel Ibarra Nunez
Leviathan Labs, 2017
40 pagine, spillato, colori -9.90€
ISBN: 8899507317