Giorgio Forattini (Roma, 1931), uno dei più famosi e importanti disegnatori e vignettisti satirici italiani, è morto oggi, martedì 4 novembre 2025, all’età di 94 anni.
Nella sua lunga carriera ha collaborato con i principali quotidiani nazionali – Repubblica, la Stampa – e riviste come l’Espresso e Panorama, disegnando centinaia di vignette che avevano come bersaglio la politica italiana e i suoi protagonisti.
Nato a Roma, Forattini si era diplomato al liceo classico, iscrivendosi poi alla facoltà di architettura, senza mai arrivare alla laurea. Aveva poi lavorato come operaio petrolifero, come rappresentante di commercio e poi nel mondo della discografia, prima di entrare in una agenzia pubblicitaria e infine ricoprire il ruolo di impaginatore grafico su Paese Sera. Proprio da lì poi era partita la sua carriera di illustratore e vignettista, grazie a una striscia quotidiana.

Nel corso dei decenni del XX secolo in cui è stato attivo, Forattini ha raccontato varie ere e periodi della politica, dagli anni ’70 del terrorismo e del rapimento di Aldo Moro, passando per gli anni ’80 dell’ascesa di Bettino Craxi e del partito socialista e della Democrazia Cristiana di Giulio Andreotti, fino agli anni ’90 dell’inchiesta di Tangentopoli e la fine della Prima Repubblica con la discesa in campo di Silvio Berlusconi e della sua Forza Italia.
Le sue vignette negli anni sono state raccolte in varie antologie edite da Mondadori.