“Non sono una sgualdrina Parker. Lo sai.”
“Lo so. Infatti hai venduto il mio corpo.”
(Dialogo tra Lynn e Parker)
L’inizio della storia vale da solo l’acquisto del volume: non vediamo mai Parker in volto, ma capiamo immediatamente la sua personalità: brutta, cinica e cattiva. Il personaggio creato nel 1962 dallo scrittore Richard Stark si muove completamente in soggettiva per le prime undici tavole; lo vediamo aggirarsi, con la sua personalità ingombrante e spavalda, nella New York degli anni ’60, buttando cartacce e sputando per terra, non pagando l’ingresso nella metropolitana, rubando l’elemosina e falsificando documenti per fregare chiunque gli capiti a tiro.
E lo fa senza remore o compassioni. Parker non ha rispetto per nessuno, soprattutto se i suoi vecchi compari, con cui condivideva la sua attività criminale, l’hanno ingannato. E non solo: gli hanno anche sparato credendolo morto, fino a quando Parker non è ritornato per sistemare i conti con la potente Organizzazione che gli ha fregato i suoi soldi e la sua donna.
Inizia così una lunga caccia che porterà Parker a commettere azioni degne del peggior bastardo, eppure chi legge il libro e segue le sue gesta non può che tifare per questo grande bastardo. Ed è sicuramente questo uno dei motivi che hanno affascinato Darwyn Cooke, artista canadese classe 1962, (purtroppo scomparso nel 2016 all sola età di 53 anni) famoso soprattutto per il suo lavoro su personaggi come Batman e Catwoman: far muovere una sorta di antieroe cinico e disilluso con la stessa violenza di una falciatrice che sradica qualsiasi tipo di erbaccia.
Nelle sue tavole Cooke trasmette tutta la potenza e la crudeltà del romanzo di Stark; rispetto ai suoi lavori precedenti lo stile si fa più raffinato e le figure vengono spesso delineate usando una bicromia bianca e blu che dà all’opera quel gusto retrò, soprattutto nella parte in cui Parker rievoca il tradimento ordito ai suoi danni (che forse pecca in verbosità, è vero, ma si tratta di una verbosità necessaria a far quadrare la storia).
A questo vanno aggiunte le inquadrature dinamiche che si alternano con i primissimi piani del protagonista, grazie alle quali Cooke conferma le sue abilità di eccellente autore completo. Il ritmo della storia è costantemente serrato e il protagonista è sempre sul punto di esplodere; la violenza e l’aggressività di Parker sono palpabili in ogni vignetta e in ogni gesto: quando scaraventa su un muro una bottiglia di whiskey frantumandola in mille pezzi, quando pesta chiunque lo ostacoli nella sua caccia spietata, e perfino nei rapporti con le donne in cui non traspare amore ma solo brutalità.
Lo stile di Cooke mischia sintesi grafica e grottesca ironia, ed ogni oggetto o personaggio è curato e caratterizzato nei minimi particolari. I personaggi femminili, come la bella Lynn con look alla Marylin Monroe e la spregiudicata e sensuale Rose, sono un perfetto esempio della bravura di Cooke e della personalità del suo stile coinvolgente e sempre più personale.
Un’ultima attenzione va sicuramente alla ricreazione grafica di New York nel 1962, anno in cui si svolge l’azione: i ponti, le strade, le auto, i sottovia, i grattacieli, le tavole calde, i palazzi con le scale antincendio e i complementi di arredo sono tratteggiati con la stessa capacità di chi sa tracciare la personalità di un personaggio.
Parker è un grande personaggio, una vera icona criminale scaturita dalla genialità dello scrittore Richard Stark; e Darwyn Cooke ha saputo catturarne lo spirito trasportandolo in una serie di splendide tavole.
Curiosità
Il Cacciatore è l’adattamento del primo romanzo della quarantennale saga del personaggio di Parker, The Hunter, creata dallo scrittore Richard Stark a partire dal 1962, pseudonimo sotto cui si cela il grande giallista Donald E. Westlake. Oltre alla graphic novel di Cooke, il romanzo di Stark ha avuto due adattamenti cinematografici: Senza un attimo di tregua (1967) di John Boorman con Lee Marvin e Payback – La rivincita di Porter di Brian Helgeland con Mel Gibson.
Il romanzo uscì in Italia nel 1964, nella collana I neri Mondadori, col titolo Anonima Carogne.
Edizione consigliata
Niente da dire sull’edizione curata dalla BD che ricalca quella originale della IDW Publishing: edizione cartonata formato romanzo letterario, con sopraccoperta e buona qualità di stampa.
Altre edizioni
L’opera è stata pubblicata nel 2009, ed Edizioni BD ha presentato altri due capitoli della saga: L’organizzazione e Il Colpo.
Nel 2017 Editoriale Cosmo ha ristampato Il Caccciatore in edizione brossurata e in formato bonelliano, e a seguire ha pubblicato altri 3 albi che, oltre a ristampare il materiale edito da Edizioni BD, ha presentato anche storie rimaste inedite in Italia nella precedente edizione.