Uli è un giovane ballerino di una prestigiosa accademia di danza tedesca, che rapidamente rivela la sua natura inquieta e il suo irrefrenabile di desiderio di “qualcosa in più”: il suo sogno è uscire dalla danza moderna per ballare a passo di musical nei teatri di Broadway. Così seguiamo il viaggio del protagonista, un percorso caratterizzato da impennate e brusche frenate, fatto di incontri fugaci, fortuiti e che spesso riflettono la natura irrequieta del giovane.
Dance! ha vinto il premio Fauve Révelation al festival di Angoulême 2021 ed è portato in Italia da Tunué. L’autrice Maurane Mazars, già vincitrice del premio per la Jeune Bande Dessinée della città di Ginevra nel 2015, affonda le sue radici artistiche nell’autoproduzione ed è co-fondatrice del collettivo artistico Casual Friday che si esprime particolarmente in territorio elvetico.
Nella versione originale la scelta del titolo Tanz!, in tedesco, rivela la volontà dell’autrice di caratterizzare anche geograficamente un punto di partenza molto specifico nella storia. Forse anche nell’edizione italiana avrebbe avuto un senso mantenere la lingua tedesca del titolo: Uli è un uomo, un ballerino, omosessuale che vive nella Germania degli anni ’50; fin da subito entriamo in contatto con la leggiadria del personaggio che viene rappresentato da un tratto sinuoso e morbido, allo stesso modo emerge la sua personalità “leggera”, poco concreta e incline al sogno a occhi aperti. Le tavole ad acquerello contribuiscono a mantenere il tono armonioso e lieve della narrazione, nonostante la scelta di una palette ampia e dai colori molto accesi.
A questo turbinio di colori vivaci si contrappongono alcune tavole cupe con prevalenza di nero e dall’aria inquietante: rappresentano i sogni di Uli, o meglio, i suoi incubi. Alcune di queste tavole aprono letteralmente il fumetto e chi legge si rende immediatamente conto della duplice natura dell’animo del protagonista. Una contrapposizione che si mantiene per tutto il racconto, da una parte la vivacità e la leggerezza di un giovane pieno di speranza, e dall’altra parte l’inquietudine e la sofferenza di un giovane che non riesce a trovare il proprio posto nel mondo.
I corpi dei ballerini, e in particolare quello del protagonista, rivestono un ruolo centrale nelle scelte rappresentative dell’autrice, la quale propone molte tavole con disegni dai dettagli non troppo marcati, ma allo stesso tempo plastici: dei veri e propri esercizi di stile che mettono in risalto le capacità di disegno anatomico di Mazars. Non possiamo parlare di realismo, ma la cura che viene messa nella rappresentazione delle figure umane rivela tutta l’intenzione di darvi risalto, sia nelle pose statiche sia in quelle in movimento. Queste ultime in particolare ricoprono uno spazio importante nel libro e ad esse sono riservate tavole intere, alle volte anche due pagine complete, proprio come a rappresentare non dei passi di danza singoli, bensì intera coreografia. A questo proposito è interessante come a fine volume l’autrice abbia voluto dedicare alcune pagine per menzionare artisti e artiste a cui si è ispirata per la stesura del fumetto. Tra di loro troviamo Rudolf Laban (ballerino, coreografo, pedagogo e teorico della danza ungherese), Mary Wigman (ballerina, coreografa, pedagoga tedesca, tra le prime a parlare di danza espressionista e danzaterapia) e Kurt Joos (ballerino, coreografo e pedagogo tedesco, fondatore della Folkwang-Hoschule a Essen, luogo di partenza della storia di Uli raccontata nel fumetto).
Se da una parte le figure umane sono trattate in modo che chi osserva possa percepirne la grazia dettagliata di ogni muscolo flesso o in tensione, lo stesso stile non è riservato agli sfondi. Le macchie di colore delineano le forme degli edifici e di ciò che sta sullo sfondo come fossero elementi di un quadro impressionista: di certo la tecnica dell’acquerello ben si presta a questo stile un po’ offuscato sullo sfondo in cui i dettagli non sono ben delineati, ma semplicemente accennati. A dispetto di ciò, tuttavia, vengono dedicate tavole intere alla rappresentazione di edifici iconici delle città in cui Uli si reca, contestualizzando anche graficamente, oltre che con una didascalia a inizio capitolo, i passaggi spaziali che vengono compiuti. In particolare, Berlino, Londra e New York fanno capolino con tavole dedicate, come cartoline delle città in cui il protagonista sta facendo esperienza.
Il percorso del ballerino sembra essere fortemente influenzato dalla danza, che a un occhio superficiale potrebbe sembrare la sua sola ragione di vita, l’unica possibilità di essere felice. A uno sguardo più attento, tuttavia, si percepisce come una continua ricerca di un posto sempre al di là, sempre migliore, l’inseguimento di opportunità ogni volta nuove tradiscano una malinconia e un’inadeguatezza che si scontrano con i risultati che Uli ottiene come ballerino. La danza assume quasi un ruolo consolatorio, una sorta di “coperta di Linus”. Questa inquietudine trapela anche nelle relazioni che Uli instaura: le sue relazioni transitorie non sembrano far cenno a una voglia di libertà, anche sessuale, che ci si potrebbe aspettare da un giovane uomo, bensì traspare anche qui la ricerca di un sentimento più profondo, stabile. Quando finalmente pensa di aver trovato qualcuno con cui condividere qualcosa di più che una notte di sesso, non venendo ricambiato, si ritrova nuovamente ad affrontare i propri fantasmi, cadendo in un vortice di tristezza e senso di non idoneità.
Dance! parla a tutte e tutti; nonostante ruoti attorno a un ambito molto specifico, quello della danza, lo trascende. È possibile tentare un esercizio di sostituzione di questa passione, con qualsiasi altra e otterremmo lo stesso risultato. È il racconto di un uomo che si dedica anima e corpo al proprio lavoro, alla propria passione, mantenendo una facciata di spensieratezza che però non coincide con la realtà del proprio intimo. Non è forse un passaggio che chiunque deve fare nel processo verso l’adultità
Abbiamo parlato di:
Dance!
Maurane Mazars
Traduzione di Stefano Andrea Cresti
Tunué, 2021
248 pagine, cartonato, colori – 21,00 €
ISBN: 9788867904457
Maurane Mazars: ricerca, introspezione, desiderio di libertà