di Robin Wood e Alberto Caliva
Eura Editoriale, ott. 2006 – 98 pagg. b/n bros. – 2,70euro
La serie mensile di Dago non eguaglia quella che ristampa le avventure storiche del “giannizzero nero”, ma mai si era assistito ad un’avventura così raffazzonata e poco credibile, più degna di essere pubblicata su di fumetto horror di serie b (vedere le avventure meno riuscite di Dylan Dog) che su questa testata che altre volte aveva saputo regalarci buone trame. La storia stava già andando male, trascinandosi lenta e con parecchi punti morti verso un finale scialbo, ma il colpo di genio del ricordo che rimane sepolto nella mente per poi tornare è stato davvero il colpo di grazia: perché inserire un particolare così inverosimile in una storia che già vedeva: 1) una ragazza bellissima figlia di un gobbo orrendo (mah

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