La spaventosa paura di Epiphanie Frayeur è una fiaba sulla paura ambientata in un mondo fantastico.Fin dall’introduzione viene svelato un fatto: la paura ha la stessa età di Epiphanie, ed è la sua ombra.
Una coda squamata, due occhi molto grandi, braccia e mani lunghe e affusolate, corna/orecchie come rami di alberi spogli, ha la sembianza di un perplesso Axolotl nero. Per lei Epiphanie nutre sentimenti contrastanti.
Da un lato sembra proteggerla, dall’altro corre spesso il rischio di soffocarla, alcune volte la trascina, altre la trattiene e va quindi trascinata, più spesso la avviluppa.
Alla ricerca di un modo per domarla, Epiphanie si addentra nei boschi, nello studio di un dottore, nel salone di un parrucchiere, in un circo, e nella tenda di una chiromante.
Nella sceneggiatura di Séverine Gauthier divertenti luoghi comuni ed espressioni idiomatiche si intrecciano in dialoghi brillanti – scritti piccolissimi. Non vi sono didascalie, e lo svolgimento della storia è lasciata ai soli dialoghi.
Il racconto spesso progredisce anche grazie a vignette silenziose e le splash page, altrettanto silenziose, lasciano spazio all’immersione contemplativa, sospendendo la lettura.
Sceneggiatrice che lavora spesso con Thomas Labourot, con cui ha creato le serie Washita (Dargaud) e Garance (Delcourt), Gauthier è stata pubblicata per due volte nel 2008 da Delcourt e ha vinto numerosi premi. Nel 2015 ha pubblicato il primo volume di Haida, L’immortale balena.
Fra echi di Coraline, Alice nel Paese delle meraviglie, Don Chisciotte e fiabe tradizionali, gli incontri di Epiphanie richiamano personaggi noti che abbiamo il piacere di ritrovare. Diversi ma simili a quelli che ricordiamo, conferiscono alla storia un senso di calda familiarità. Gli ambienti della storia, estremamente particolareggiati e incantati, sprigionano un’atmosfera avvolgente corroborata dal tratto morbido di Clément Lefévre, e dai toni caldi della sua palette.
Autore-illustratore di libri e fumetti a tempo pieno, Lefévre ha lavorato per molti editori come Soleil, ETnbsp, Threshold Youth e Chocolate. Il suo stile è un cartoonesco europeo che tende al realistico: i personaggi sono ben bilanciati su uno sfondo materico, dall’effetto pastello. Le tavole complesse, di alta qualità, ricordano un’animazione 2D disneyana che incontra Ghibli per il surrealismo normalizzato di alcuni personaggi.
Anche le scene più scure riescono a sprigionare calore e ispirano una curiosità che, insieme allo stupore, invoglia a continuare la lettura. Mentre le pagine scorrono ci si addentra nelle dinamiche in cui la paura può rinchiudere, al suo essere spiacevolmente contagiosa, al portare a pensare troppo, alla sua presenza talmente ingombrante da offuscare addirittura il futuro.
Per prenderne una distanza sana occorre guardarla negli occhi e avere il coraggio di agire con fermezza.
Il lieto fine, aperto, con lo sguardo a un rassicurante tramonto, fa venire voglia di leggere il seguito: cosa succederà a Epiphanie e alla sua paura?
La spaventosa paura di Epiphanie Frayeur, nella sua delicata dolcezza, è una lettura stratificata, divertente, di formazione, con due contenuti speciali: un prontuario di psichiatria per pazienti fobici e una “spaventosa” variante del gioco dell’oca.
Abbiamo parlato di:
La spaventosa paura di Epiphanie Frayeur
Séverine Gauthier, Clément Lefévre
Tunué, 2024
96 pagine, cartonato, colori – 16,90 €
ISBN: 9788867905492