Sergio Gerasi nasce a Milano nel 1978. Esordisce come disegnatore sulle pagine di Lazarus Ledd. Disegna per le testate Jonathan Steele, Nemrod, Cornelio, John Doe, Valter Buio, Rourke (come copertinista) e molte altre. Attualmente lavora per la Sergio Bonelli Editore per Dylan Dog e Mercurio Loi. Per ReNoir Comics realizza G&G, omaggio a Giorgio Gaber, e Le Tragifavole, libro a fumetti con allegato un disco. Collabora con la trasmissione TV Servizio Pubblico. È batterista e fondatore della band punk rock 200Bullets e ideatore del progetto musicale di identificazione collettiva denominato Eesiliati.
L’intervista a Sergio Gerasi, allo stand Bao Publishing di Cartoomics 2018, è partita dal suo recente cambio di stile, ravvisato dall’anno scorso sulle pagine di Mercurio Loi #4 e dello Speciale Dylan Dog #31. L’autore ci ha raccontato che era da tempo che voleva provare a cambiare segno grafico e un viaggio in Francia gli ha permesso di contaminarsi con stili e realtà diverse che hanno influito nella sua ricerca artistica. Il nuovo approccio è piaciuto anche in Bonelli, che l’ha spinto a proseguire in questa direzione anche per le storie che gli avevano affidato. Con questa impostazione ora Gerasi ha ammesso di aver trovato un equilibrio grafico coerente, mentre prima nelle graphic novel privilegiava un tratto più grottesco rimanendo invece più “impostato” quando lavorava in Bonelli.
Dopo aver evidenziato come la principale differenza nel disegnare un proprio fumetto e nel lavorare invece nell’ambito del fumetto popolare sia la maggior libertà presente nel primo caso, dove non deve interpellare nessun altro per provare nuove soluzioni grafiche, il fumettista – che lavora sia in digitale che a mano – ha illustrato i vantaggi dell’uno e dell’altro mezzo secondo la sua esperienza.
L’intervista si è conclusa con l’affermazione convinta di Gerasi secondo cui Milano è effettivamente una città romantica.