Buster Keaton, il sorriso silenzioso del cinema

Buster Keaton, il sorriso silenzioso del cinema

In "Buster" Fontana e Palleschi raccontano l'uomo e le difficoltà dietro l'attore, scegliendo metafore e interpretazioni.

Buster Cover Rgb

Ci sono molti modi per approcciare un’opera biografica. Si può essere pedissequi e analitici nel ripercorrere un’esistenza. Oppure la si può filtrare attraverso una prospettiva scelta da chi racconta, per mettere in luce alcuni aspetti su cui costruire una storia.

La scelta dominante compiuta dallo scrittore Andrea Fontana e dall’illustratrice Ilaria Palleschi nell’affrontare la biografia di Buster Keaton in questa graphic novel è quella di lavorare tra l’astratto e l’interpretazione. 

Buster, edito da Tunuè, ripercorre sicuramente alcuni passaggi e alcuni momenti cruciali della vita dell’attore del cinema muto, ma il suo obiettivo è quello di confrontarsi con le componenti più intime e interiori dell’uomo che è scivolato nell’alcool ed è stato internato diversi anni in una clinica di disintossicazione.
A corollario del volume, a questo proposito, si trovano alcune note in cui Fontana spiega elementi che sono stati modificati o traslati dalla storia reale per necessità narrative e di costruzione.

Due scelte sono peculiari nell’operazione. Keaton, pilastro fondamentale del muto (e che proprio all’avvento del sonoro dovrà l’inizio del suo declino), non parla mai all’interno di tutto il fumetto. Ha una sola battuta, un ringraziamento pronunciato in uno dei suoi momenti peggiori.

La seconda è l’idea di un fumetto in bianco e nero in cui però entra in campo l’uso molto significativo di un colore, il rosa. Questo singolo colore appare qui e lì per rimarcare alcuni spunti metaforici e simbolici: rosa sono le ali che ha il piccolo Buster lanciato in aria dal padre quando si intrufola sul palco; rosa sono le fiamme che simboleggiano le speranze che Buster ha infilato nella sua valigetta quando parte per Hollywood; in rosa sono alcune onomatopee significative, come le risate del primo figlio dell’attore; rosa è il classico cuore su cui galleggia con il suo primo amore il divo. È un tocco usato con la giusta parsimonia, qualche volta con soluzioni molto efficaci, altre più scontate, che offre un contrappunto e una sottolineatura interessante nell’economia di un fumetto che lavora strettamente nella costruzione di metafore visive.

Alle pagine costituite da una gabbia più classica, si alternano infatti splash page e composizioni che vogliono rappresentare i mondi interiori di Keaton o utilizzare elementi del suo modo di fare cinema nella narrazione, come accade nella sequenza che ripropone la famosa scena di uno dei suoi corti (la demolizione di una casa con la facciata che crolla su di lui ma lo lascia indenne perché lui passa esattamente attraverso lo spazio vuoto della finestra) per dichiarare la sua idea di film che deve scontrarsi con i grandi cambiamenti che stanno arrivando.
Oppure gli autori lavorano sulla giustapposizione per creare paralleli, come l’immagine dell’attore affondato nelle pareti imbottite dell’istituto a cui segue un’immagine di lui bambino, nella stessa medesima posa, affondato nel lettino che i suoi genitori hanno ricavato nel cassettone di un comò.

Andrea fontana ilaria palleschi buster tunue 2025

Il tratto di Palleschi è morbido, delicato, a volte un po’ rigido nelle anatomie e nelle posture e piuttosto minimale. Gli sfondi sono molto rari e campiture di grigi, nero o a volte il bianco dominano nelle pagine, alcune delle quali risultano un po’ vuote, nonostante gli escamotage con cui gli autori cercano di costruire senso.

Sicuramente l’approccio con cui Fontana e Palleschi hanno deciso di affrontare il racconto biografico è molto interessante e riesce a costruire una buona relazione di empatia con il lettore (ottima la gestione del crescendo emotivo verso un finale estremamente caldo e toccante), con alcuni passaggi più riusciti di altri e al netto di tavole che spesso contengono solo figure nel vuoto (a cui comunque si cerca di sopperire con creatività).

Abbiamo parlato di:
Buster
Andrea Fontana, Ilaria Palleschi
Tunué, 2025
160 pagine, cartonato, bianco e nero e colore – 19,90 €
ISBN: 9788867906215

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