Il terzo numero del quindicinale dedicato a Batman da RW Lion ha il pregio di portare le trame di Batman e Detective Comics a svolte interessanti, grazie ad alcuni retroscena e a sviluppi che riescono a contestualizzare meglio quanto visto nel primo e nel secondo numero. Il tutto accompagnato da testi in grado di far riflettere il lettore sulla figura dei supereroi e che vanno oltre la riproposizione di classici cliché di genere e il puro action.
Batman #3: ispirare il bene
Nel terzo numero della testata principale del Cavaliere Oscuro, Tom King inizia a svelare qualcosa su Gotham e Gotham Girl, i due metaumani comparsi da poco in città. Ancora lungi dal conoscere la loro storia e ciò che li ha dotati di poteri, ci viene raccontato il loro background, la scintilla che li ha portati a una propensione verso l’eroismo e il bene. Il fatto che Batman abbia un ruolo importante nella loro formazione rende i due personaggi più vicini tanto al protagonista quanto al lettore.
Lo sceneggiatore costella le tavole di didascalie ricche di monologhi, la cui attribuzione varia e destabilizza volutamente il lettore fino alla tavola che chiude l’episodio; le riflessioni contenute denotano una decisa capacità di scrittura e contribuiscono vivamente all’atmosfera della storia, riflettendo senza particolare retorica sulla poetica del supereroe.
David Finch alle matite sembra avere maggior padronanza della serie e dei personaggi rispetto ai due albi precedenti, realizzando disegni efficaci e mettendo il proprio stile al servizio della narrazione. Vignette ariose e taglio cinematografico rendono le tavole adrenaliniche e piacevolmente movimentate.
Detective Comics #936, o della ricerca dei propri mentori
La quintessenza del lavoro di James Tynion IV si ritrova in questo numero di Detective Comics: la conseguenza dello sguardo corale su cui lo sceneggiatore ha impostato la testata è un episodio senza Batman, che si concentra quindi sugli altri personaggi che il Cavaliere Oscuro ha raccolto attorno a sé per contrastare il misterioso pericolo che minaccia gli eroi mascherati, tutti impegnati ora nel cercare di ritrovare il proprio leader, catturato da chi dà loro la caccia.
Tale scelta potrebbe infastidire ulteriormente chi non vedeva di buon occhio questo affollamento di eroi, ma la sceneggiatura è scritta in modo intelligente e, unendo in maniera sensata ma inaspettata la storyline del gruppo di vigilanti con quella del rapporto tra Batwoman e suo padre, porta ad un plot twist efficace e che apre a prospettive interessanti per gli sviluppi della trama.
Un paio di passaggi peccano forse di qualche ingenuità, ma nel complesso la storia funziona.
Molto buoni i disegni di Alvaro Martinez, supportato alle chine da Raul Fernandez, che gioca sapientemente con il senso di lettura delle vignette – scegliendo in un caso di proseguire la narrazione dalla pagina a destra a quella sinistra, in orizzontale – e che abbellisce le vignette con il suo stile semi-pittorico, con una certa cura per i dettagli e con qualche felice intuizione, come la prima tavola con le vignette racchiuse all’interno di un bicchiere di birra.
Nightwing #1: di gufi e sentimenti
Dopo l’albo introduttivo al personaggio, che si era dimostrato poco più di un recap di quanto accaduto nel passato recente di Dick Grayson, il primo numero ufficiale di Nightwing cala il protagonista nella nuova dimensione di agente al servizio della Corte dei Gufi, il temibile sindacato segreto che muove i fili del potere gothamita (e non solo) nell’ombra.
L’approccio che Tim Seeley sceglie di dare a Dick è quello solare e ironico che da sempre caratterizza il personaggio, spesso pronto a condire i propri combattimenti con battute sarcastiche e mantenendo uno stile scanzonato. Come King, anche Seeley fa abbondante uso del monologo interiore, che si rivela utile per caratterizzare al meglio la psiche di Nightwing.
Il suo rapporto sentimentale con Barbara Gordon/Batgirl viene descritto con rapide pennellate, anche se forse con qualche goffaggine di troppo; la scena diviene però funzionale al cliffhanger, in cui l’eroe con i bastoni da eschima dovrà rendere conto nelle sue missioni a un “tutor” non certo accondiscendente.
Buoni i disegni di Javier Fernandez, che realizza splash-pages e vignette verticali di grande effetto, con un gusto interessante per la costruzione della tavola, anche se non riesce a conferire il giusto dinamismo ai personaggi.
Batman e Detective Comics conoscono quindi positive evoluzioni narrative che sbloccano la lentezza riscontrata nella narrazione dei primi due numeri della Rinascita, mentre Nightwing parte con il piede giusto tanto nella messa in scena del personaggio quanto nel tono della storia.
Abbiamo parlato di:
Batman #116 (Batman #3)
Tom King, James Tynion IV, Tim Seeley, David Finch, Danny Miki, Jordie Bellaire, Alvaro Martinez, Raul Fernandez, Brad Anderson, Javier Fernandez, Chris Sotomayor
Traduzione di Stefano Visinoni
RW Lion, febbraio 2017
72 pagine, spillato, colori – 3,50 €
ISBN: 977188747233470116