Comunicato stampa
BAO Publishing è lieta di annunciare l’uscita in libreria di Laura Dean continua a lasciarmi, il nuovo graphic novel di Mariko Tamaki e Rosemary Valero-O’ Connell.
Freddy è una liceale che scrive a una rubrica di consigli d’amore perché la sua fidanzata Laura Dean, che è la ragazza più popolare della scuola, continua a lasciarla. Essere innamorata di lei è un autentico calvario, soprattutto perché continua a illuderla.
La storia dolce e delicata, creata dalla penna di Mariko Tamaki, già sceneggiatrice di E la chiamano estate, e dai pennelli della talentuosissima Rosemary Valero-O’Connell, ci conduce nel percorso di guarigione da un amore tossico che coincide con la realizzazione della protagonista del fatto che c’è tutto un mondo intorno a lei, e che lo ha ignorato troppo a lungo.
Un libro emozionante ed avvincente che parla di amore, riti di passaggio, identità di genere, illusioni effimere e speranze illuse e nuove consapevolezze.
Laura Dean continua a lasciarmi è disponibile il libreria dal 4 giugno 2020
Mariko Tamaki è una sceneggiatrice e artista canadese. Oltre all’apprezzato graphic novel Skim, co-creato con la sorella Jillian Tamaki, ha scritto diversi libri di fiction e non-fiction e diretto un cortometraggio. BAO Publishing ha pubblicato nel 2014 E la chiamano estate, da lei sceneggiato e disegnato da sua sorella Jillian e nel 2020 pubblica Laura Dean continua a lasciarmi.
Rosemary Valero-O’Connell è una disegnatrice e fumettista statunitense. Classe 1994, ha già lavorato per le principali Case editrici americane come DC Comics e Boom! Studios, realizzando alcuni albi della serie cross-over Gotham Academy/Lumberjanes e Steven Universe. Nel 2017 ha firmato il suo primo graphic novel, What is left, e nel 2019 ha lavorato insieme a Mariko Tamaki al sorprendente Laura Dean continua a lasciarmi, pubblicato in Italia nel 2020 da BAO Publishing.
Denise
11 Giugno 2020 a 12:58
Il libro parla di “orientamento sessuale”, le ragazze sono lesbiche (si può dire, non è una parolaccia). L’identità di genere è un’altra cosa!
la redazione
11 Giugno 2020 a 21:08
Ti ringraziamo per il commento. Segnaliamo che noi abbiamo solo riportato il comunicato stampa dell’editore, come specificato in testa all’articolo, e non abbiamo letto l’opera per giudicare se il termine sia appropriato o meno. Non ci sembra in linea generale che l’editore abbia mai mostrato problemi a parlare di tematiche legate alla sessualità o all’identità di genere o a quant’altro. Crediamo al massimo che possa essere una leggerezza in un comunicato stampa, se proprio vogliamo – ripetiamo, non conoscendo direttamente l’opera.