La modinha è una forma musicale piuttosto arcaica: affonda le sue radici nella tradizione melodica italiana del XVII-XVIII secolo e venne importata in Brasile dai colonizzatori portoghesi. Nata come genere prima nobiliare e poi borghese, a partire dal 1830 diventa un genere popolare, diffuso tra tutti i ceti sociali ma soprattutto molto in voga tra quelli più poveri, trattando sempre più temi malinconici, romantici e sentimentali.
Ed è proprio seguendo la storia di questo genere e i movimenti patetici e lirici di una modinha di autore ignoto, dal titolo Ascolta, Bellissima Márcia, che Marcello Quintanilha costruisce la sua nuova graphic novel, premiata con il Fauve D’Or al Festival di Angouleme 2022.
L’opera racconta la storia quotidiana di Márcia, infermiera che vive nella favela di Rio De Janeiro insieme al compagno, il remissivo ma innamorato Aluìso, e la figlia difficile, esuberante e ribelle Jacqueline. Tra un turno all’ospedale e un lavoro come badante presso una casa di conoscenti benestanti, Márcia tenta di tenere la figlia lontana dai gruppi malavitosi della favela e al tempo stesso prova a rinvigorire la propria relazione, cercando di ritagliarsi un posto per sé e la propria felicità.
Come già visto in altre opere dell’autore quali Tungsteno (2016, Edizioni BD) e Polvere di Vetro (2015, Edizioni BD), Quintanilha costruisce una storia in cui le vicende della protagonista si muovono parallelamente a una indagine del contesto sociale brasiliano, dalla povertà delle favelas alle ricchezze dei grandi grattaceli di Rio, spesso unite insieme da un legame di corruzione e criminalità.Confermando la vena sperimentale dei lavori precedenti, sempre diversi tra loro pur mantenendo l’idea di base di racconto della società, Quintanilha cambia nuovamente le carte in tavola da un punto di vista narrativo ed estetico: l’elemento thriller che era centrale in Tungsteno, pur essendo qui debolmente presente (le gang delle favelas, la violenza, i misteri di Jacqueline), lascia ampio spazio a una atmosfera tragicomica, tra il dramma umanistico del film La Città di Dio e la commedia delle telenovelas sudamericane; lo stile non è più iperrealistico, dal tratto quasi fotografico, ma volutamente evocativo ed espressionista; il bianco e nero lascia spazio a colori acidi, fortemente in contrasto tra loro (diversi dai colori naturalistici usati per Le luci di Niterói uscito solo in Brasile nel 2019), che prendono il sopravvento anche sulla linea nel definire corpi, espressioni, oggetti e ambienti.
E tutti questi cambiamenti hanno come focus principale la protagonista Márcia, attorno a cui ruotano eventi e relazioni. Quintinilha si concentra sulla costruzione di ogni aspetto del personaggio, dal suo carattere, forte ma anche fragile, risoluto ma anche sensibile, al suo aspetto, corpulento ma agile, espressivo e teatrale, definito dal contrasto tra pelle blu e vestiti comodi ma dai colori sgargianti.
Ma sono soprattutto le relazioni a definire l’ambiente umano della protagonista: quella con Aluìso, un uomo buono, magari poco risoluto ma dolce, per cui prova grande amore ma anche timore per i pericoli a cui può esporlo; ma soprattutto quella con Jacqueline. La ragazza è refrattaria all’autorità, è materialista e menefreghista, si tuffa nel mondo della criminalità esponendo la madre a mille pericoli. E, nonostante questo, lo strano amore che le unisce fa sì che Márcia lotti per lei e la sua dignità fino alla fine, anche con durezza estrema, prima di un finale che si dimostra ricco di speranza.Márcia definisce anche gli ambienti del racconto in cui si muove, che vanno appunto dalla miseria della favela alla quotidianità dell’ospedale, dai cantieri polverosi fino ai palazzi della Rio più benestante: attraverso lei abbiamo la possibilità di vivere e respirare la vita di tutti i giorni di una donna che porta avanti una famiglia sulle proprie spalle, di cui sentiamo sofferenze e momenti di coraggio popolare e autentico.
Il ritmo di questo viaggio è frenetico, senza sosta come la vita della protagonista, distorce i contorni delle vignette e della matita, mentre le continue esplosioni di colore accompagnate da una musica dolce e struggente (vera co-protagonista del racconto) danno vita a un caleidoscopio di momenti di riso e di pianto, scontri con le gang locali e duri confronti verbali, abbracci e teneri baci, tensioni che rischiano di disgregare un nucleo famigliare e riconciliazioni tanto rocambolesche quanto foriere di un futuro di insperata gioia.
Ascolta, Bellissima Márcia è un grande romanzo di piccole cose e rappresenta un ulteriore tassello nella sorprendente e spiazzante carriera di Marcello Quintanilha, cantore della complessa, sfaccettata, controversa e affascinante quotidianità brasiliana.
Abbiamo parlato di:
Ascolta, bellissima Márcia
Marcello Quintanilha
Traduzione di Roberto Fracavilla e Elena Manzato
Coconino Press, 2022
128 pagine, cartonato, colori – 24,00 €
ISBN: 9788876186240