Un ascensore carico di… dollari!
Con l’articolo dedicato ai depositi non barksiani, dove a farla da padrone sono soprattutto Marco Rota e Romano Scarpa, si è chiuso lo Speciale dedicato ai 70 anni di Paperon de’ Paperoni. E così ecco arrivare l’ultimo articolo di spalla qui Al Caffé del Cappellaio Matto. Come potrete immaginare da attenti lettori dell’articolo, l’oggetto della discussione (breve!) che seguirà è Il deposito sotterraneo di Giorgio Pezzin e Giorgio Cavazzano.
La trama della storia può essere così riassunta:
Paperone, come al solito, cerca delle nuove soluzioni per rispondere agli assalti dei Bassotti, così dopo l’ultimo scontro (vedi pagina di apertura a lato) decide di costruire un deposito sotterraneo raggiungibile con un ascensore. Purtroppo i Bassotti progettano una contromisura: infiltrarsi tra i lavoratori del cantiere e programmare una grande esplosione.
Proprio grazie all’esplosione portata a termine dai Bassotti, le monete nel deposito e l’ascensore che porta i paperi sottoterra vengono proiettati verso l’alto. L’idea viene ispirata a Pezzin dal romanzo Dalla Terra alla Luna di Jules Verne. Inoltre lo sceneggiatore era stato stuzzicato dall’immagine di una fucilata di dollari disegnata da Cavazzano.
Per rendere questa fucilata e le sue conseguenze il più plausibile possibile, Pezzin utilizza la fisica, ma come fanno notare Franco Bagnoli e Francesco Saverio Cataliotti in Fisica e fumetti: Paperone ed il deposito sotterraneo (versione web), Pezzin commette 4 errori:
- Durante il volo in caduta libera, dopo l’esplosione, i paperi stanno ritti sul pavimento come se questo fosse in quiete.
- L’ascensore si separa dalla massa dei dollari in virtù del suo peso.
- Si teme che i dollari siano entrati in orbita.
- Il punto di caduta si sposta verso ovest di 80 km a causa della rotazione terrestre.
Questione di fisica
Come suggeriscono gli stessi autori nell’abstract del loro articolo, questi errori possono essere utilizzati per portare la fisica all’attenzione degli studenti in maniera più accattivante e meno usuale del solito, riuscendo anche ad aumentare l’attenzione del proprio uditorio.
In particolare la discussione degli errori (vi rimando all’articolo di Bagnoli e Catalotti per maggiori dettagli) permette di introdurre concetti come la caduta libera (su cui entrerò in dettaglio in un prossimo articolo) e gli effetti di microgravità, il principio di equivalenza tra massa inerziale e gravitazionale con le loro definizioni, l’influenza dell’attrito sul moto, le velocità ed energia necessarie per sparare un oggetto in orbita, la determinazione del punto di caduta di un oggetto che possiede solo velocità verticale (come era il caso dell’ascensore e della maggior parte delle monete di Paperone). Ovviamente la profondità con cui questi argomenti verranno trattati sta al singolo docente, ma ciò che conta è la possibilità di poter utilizzare queste storie divertenti, costruite esattamente per ottenere un certo effetto, per costruire le conoscenze fisiche degli studenti e migliorare il loro senso critico: in fondo un adulto che non ha mai eseguito un esercizio del genere, molto semplicemente prenderà per buone non solo le affermazioni all’interno di un fumetto, ma anche nella vita reale.