Topolino #2125: La stella di Enzo Biagi
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Topolino #2125: La stella di Enzo Biagi

Una delle iniziative più interessanti realizzate su Topolino sotto la direzione di Paolo Cavaglione è stata la serie delle “Storie d’autore”, un gruppo di storie realizzate dagli autori disneyani a partire da un soggetto di un personaggio famoso, della televisione o dello spettacolo. Di queste storie quella che mi è rimasta più impressa è stata Topolino e la memoria futura di Alessandro Sisti e Romano Scarpa a partire da un soggetto di Enzo Biagi.
La storia vede Topolino ritornare al mestiere di giornalista, impegnato nella scrittura di un articolo sul futuro che ci aspetta. A questo scopo il nostro eroe intervista diverse personalità della società topolinese, tutte versioni disneyzzate di altrettante figure di riferimento dell’epoca: Bill Gates, che diventa Jack Files; Renato Dulbecco, ovvero il professor Colbecco; Renzo Piano, che diventa Penzo Forte; Woody Allen che si trasmorfa in Vudi Alien.

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Da Topolino e la memoria futura di Enzo Biagi, Alessandro Sisti e Romano Scarpa

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Da Topolino e la memoria futura di Enzo Biagi, Alessandro Sisti e Romano Scarpa
L’obiettivo di Topolino attraverso queste interviste è capire come sarà il mondo del 2000, ma in questo caso quel 2000 non si riferisce all’anno (d’altra parte la storia esce nell’agosto del 1996), quanto al terzo millennio. Per comprendere meglio come potrebbe evolvere il mondo Topolino, però, decide di recarsi al Museo di Storia Naturale, dai suoi amici Marlin e Zapotec, e questo perché:

Non si può scrivere cosa accadrà domani se si ignora ciò che è successo ieri!

Tutto questo è, dunque, un’ottima premessa per un viaggio nel tempo attraverso le epoche, in particolare per osservare la storia del genere umano in alcuni momenti apicali.

L’inizio di tutto

La prima tappa del viaggio nel tempo di Topolino è da qualche parte nel Medio Oriente nell’anno della nascita di Gesù bambino. Ovviamente Sisti non inserisce alcun riferimento esplicito all’evento, che però è abbastanza evidente, anche per il lettore più giovane. D’altra parte nel corso delle sue peregrinazioni in quell’epoca Topolino si imbatte in una famigliola locale, padre, madre e figlio, che raccontano della situazione piuttosto complicata sotto i romani e che, inevitabilmente, fa pensare alla sacra famiglia, nonostante il padre non sia un falegname, ma un fabbro.
Al netto di questi spunti storici, è interessante, però, lo spunto relativo all’evento astronomico che ha ispirato il racconto biblico che viene oggi celebrato con la festa dell’Epifania, quando i Magi arrivarono a Betlemme per portare i loro doni a Gesù bambino. E’ proprio ad approfondire questo particolare evento astronomico che ho dedicato un articolo su EduINAF, cui è abbinato il video che vedete qui sotto. Dopo la sua visione (o la lettura dell’articolo linkato) torniamo a seguire le tracce di Topolino nel tempo, che in un certo senso potremmo considerare come una specie di faro, di stella da seguire lasciataci dal grande Enzo Biagi.

Immaginare il futuro

La parte della storia su cui vorrei soffermarmi in questo articolo, che va considerato come un’appendice all’articolo già uscito su EduINAF, è ambientata nel futuro, una piccola visione su come potrebbe essere il terzo millennio. Ci troviamo di fronte a una visione tecnologica completamente differente dal mondo dell’epoca (ma anche rispetto ai tempi che viviamo oggi), con grattacieli che lambiscono il cielo e mezzi, privati e pubblici, che si muovono utilizzando la levitazione, senza dimenticare i monopattini levitanti che creano un po’ di problemi ai pedoni o gli immigrati provenienti da altri pianeti, che finiscono per fare lavori umili, ma sono comunque vittima di stupidi pregiudizi.

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Gli stupidi pregiudizi sono sempre duri a morire – Da La memoria futura di Enzo Biagi, Alessandro Sisti e Romano Scarpa

E poi ecco, ai bordi della strada, uno schermo multimediale e interattivo che rilancia ai passanti le ultime notizie. Biagi e Sisti utilizzano questa innovativa invenzione per spingere il lettore a riflettere sul fenomeno delle notizie fasulle, quelle che ormai chiamiamo oggi fake news. Il giusto atteggiamento di fronte a notizie ritenute dubbie (e più in generale di fronte a qualsiasi notizia) viene veicolato da Biagi proprio attraverso Topolino che ricorda a un paio di passanti che hanno appena letto una notizia catastrofica:

Siete certo che l’informazione sia attendibile?

E poi, un paio di vignette dopo, ecco l’invito:

Che cosa aspettate a controllare l’informazione?

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Controllare sempre le informazioni – Da La memoria futura di Enzo Biagi, Alessandro Sisti e Romano Scarpa

Ricordo che all’epoca la rete così come la conosciamo iniziava a muovere i suoi primi passi e i social network erano ancora di là da venire (d’altra parte molte delle architetture su cui si basano erano ancora in fase sperimentale), per cui questa idea del manipolare la rete a proprio vantaggio è soprattutto basata su analoghe manipolazioni già utilizzate nei sistemi di informazione che oggi consideriamo tradizionali.
Oggi, infatti, puntiamo sempre più il dito sui social, che però non sono i produttori, ma i diffusori delle fake news. Questi strumenti hanno semplicemente aumentato le responsabilità non solo dei giornalisti e dei produttori di contenuti più in generale, ma anche di ciascuno di noi quando diventa un semplice fruitore e condivisore.
L’invito di Topolino, che poi è anche l’invito di Biagi, diventa quindi un consiglio prezioso, una stella (è proprio il caso di scriverlo!) da seguire per ognuno di noi, produttori e/o fruitori di contenuti, valido in ogni epoca e indipendentemente dallo strumento utilizzato per veicolare l’informazione. Un prezioso lascito regalatoci da uno dei più grandi giornalisti italiani attraverso uno degli albi a fumetti più noti d’Italia, Topolino.

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