Topolino #1563: L’acceleratore nucleare
5 mins read

Topolino #1563: L’acceleratore nucleare

Avevo già pubblicato le vignette de L’acceleratore nucleare relative alla spiegazione scientifica in occasione dei sessant’anni di Eta Beta, ma visto che nel sommario del Topolino #3462 non c’era alcuno spunto scientifico che mi ispirasse un video, ho pensato bene di realizzarne uno legato alla storia, che era stata oggetto di approfondimento nel corso della diretta de Lo Spazio Disney di maggio 2021. Il video, che vedete qui sotto, è anche da considerarsi una sorta di appendice al trittico dedicato alla Dimensione Delta, motivo per cui all’inizio parlo di un ritardo nella produzione di quello uscito giusto oggi.
Dopo il video vi lascio con il testo, opportunamente risistemato, che ha fatto da base al video stesso. Buona visione!

La storia, di Alessandro Bencivenni e Massimo De Vita, inizia con Atomino Bip-Bip che giunge a casa di Pippo per invitare Topolino e il suo migliore amico in Svizzera, a Ginevra, dove il professor Enigm "sta per inaugurare il più grande acceleratore nucleare del mondo!"
Con acceleratore nucleare Atomino intende un dispositivo in grado di accelerare particelle come protoni, elettroni e neutroni fino a velocità prossime a quella della luce.
L’acceleratore cui Atomino fa riferimento è uno di quelli che operano al CERN (Conseil européen pour la recherche nucléaire), il più grande laboratorio di ricerca sulle particelle elementari al mondo. Venne fondato ufficialmente il 29 settembre del 1954 con una convenzione firmata da 12 paesi europei, tra cui l’Italia(1).
L’acronimo indicava il nome del consiglio di ricerca che, guidato da Niels Bohr, operò nei due anni precedenti alla fondazione effettiva del centro di ricerche, che dopo ebbe come nome ufficiale European Organization for Nuclear Research (Organisation Européenne pour la Recherche Nucléaire in francese), ma l’acronimo rimase comunque in vigore per indicare il centro in via ufficiale.
All’epoca, il 1985, erano attivi presso il CERN: LINAC 1, l’acceleratore originale; LINAC 2, un acceleratore lineare che serviva per immettere le particelle all’interno dell’acceleratore principale, un anello circolare; un sincro-ciclotrone; e il Super Proton–Antiproton Synchrotron, quest’ultimo inaugurato nel 1981. Ed è proprio a quest’ultimo che fa riferimento Atomino poco prima di spiegare a Pippo e Topolino come funziona un acceleratore e quale è il suo scopo.
Per fare ciò Atomino usa il modellino di treni che Pippo ha pazientemente costruito. Atomino prende due treni e sui carrelli di ciascuno deposita un sacchetto di caramelle(2). Quindi li accelera in direzioni opposte una all’altra fino a farli collidere al centro del tracciato. A quel punto le palline vengono sparpagliate sul tavolo in tutte le direzioni.
L’analogia è, allora, tra i treni, che rappresentano i fasci particelle (protoni e neutroni), che vengono accelerati fino a scontrarsi uno contro l’altro in punti prestabiliti dell’acceleratore. Nell’urto vengono prodotte tutta una serie di altre particelle, rappresentate dalle caramelle sparpagliate sul tavolo dopo l’urto, che sono il frutto della ricombinazione (in effetti è un po’ più complesso di così) dei quark, le particelle elementari che costituiscono protoni e neutroni.
La storia di Bencivenni, però, non si limita a raccontarci in maniera semplice e diretta la fisica del CERN, ma ci accompagnia attraverso i laboratori del CERN grazie a una guida d’eccezione, il professor Enigm.
Enigm accoglie Topolino e Pippo all’interno della sala di controllo del CERN, disegnata in maniera molto precisa da Massimo De Vita. Quindi ci spostiamo all’interno dei laboratori veri e propri fino ad arrivare al supersincrotrone a protoni. I risultati delle collisioni, che avvengono in un punto definito da Pippo come "incrocio pericoloso", vengono impressi su speciali lastre fotografiche. Poi, dopo alcuni ragguagli tecnici relativi all’acceleratore, finalmente si fa un giro all’interno dell’anello, passando accanto ai tubi al cui interno le particelle corrono all’impazzata una contro l’altra. E per fare questa parte del tour i nostri salgono su una specie di piccolo trenino elettrico!
Ultima curiosità: la storia esce all’incirca un anno dopo l’annuncio del Premio Nobel per la fisica a Carlo Rubbia e Simon van der Meer per la scoperta dei bosoni W e Z avvenuta nel 1983.


  1. Vista l’attualità del periodo, mi sembra giusto ricordare che l’Ucraina è un membro associato del CERN dal 2016, mentre sono state strette relazioni internazionali con la Russia sin dal 1993, al momento sospese a causa dell’invasione di quest’ultimo stato-nazione ai danni dell’Ucraina. ↩︎
  2. Nel video ho erroneamente indicato il sacchetto come pieno di biglie e non caramelle. La cosa è accaduta perché mi sono basato sulla mia memoria e sulla semplice osservazione delle vignette senza rileggere i baloon. ↩︎

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *