
La funzione del mondo: portare il fumetto a teatro
La stagione 2023 della rassegna Teatroinmatematica presso il teatro PACTA, nata ormai una ventina di anni fa, si è aperta con un interessante esperimento che ho avuto il privilegio di vedere nascere proprio al Comics&Science Palace 2023: nella sera del venerdì 3 novembre, infatti, ho assistito, insieme a un piccolo pubblico, alle prime prove dello spettacolo La funzione del mondo tratto dall’omonimo romanzo a fumetti di Alessandro Bilotta e Dario Grillotti.
L’idea di trasporre il volume sul palco di un teatro nasce, ancora una volta, dalle fervide menti di Roberto Natalini e Andrea Plazzi. In effetti i due avevano già realizzato un esperimento simile in occasione dell’Archimedes Issue del 2017, ma, come ha ricordato Roberto nelle battute che hanno preceduto l’inizio dello spettacolo, con l’occasione del centenario del CNR hanno deciso di affidarsi alle esperte mani del PACTA di Maria Eugenia D’Aquino, portando così in scena estratti della vita di Vito Volterra.
Il format dello spettacolo è a suo modo insolito e innovativo: sullo schermo scorrono immagini del fumetto mentre sul palco, sul lato destro rispetto allo spettatore, i due attori, nello specifico la stessa D’Aquino e Riccardo Magherini (che ho avuto modo di apprezzare in altre rappresentazioni teatrali a tema matematico) leggono, recitando, gli estratti dal volume. Sul lato sinistro, invece, c’è un tavolo da disegno dove siede proprio Grillotti, che in alcuni momenti dello spettacolo inizia a realizzare i suoi acquerelli, che prendono forma sotto gli occhi rapiti degli spettatori.
In questo caso è stato molto interessante notare come nella versione finale, andata in scena lunedì 13 novembre, molti dei consigli che proprio il gruppo INAF, in particolare Angelo Adamo e Antonino La Barbera, hanno suggerito sono stati colti, migliorando la resa finale dello spettacolo rispetto a quella prova embrionale.
In quella occasione la parte più ostica si è rivelata il discorso che Volterra tenne il 4 novembre del 1901 per inaugurare l’anno accademico dell’Università di Roma1. Nella versione definitiva, seguendo, come mi è stato raccontato da Roberto, un’intuizione della D’Aquino, la vignetta corrispondente resta fissa sullo schermo, mentre Magherini si porta al centro del palco e, letteralmente sotto i riflettori, legge un estratto del discorso, ulteriormente ridotto rispetto alla già ridotta versione presente nel fumetto di Bilotta e Grillotti.
E’ stato anche interessante confrontare i disegni di quest’ultimo con quelli realizzati quella sera a Lucca, e devo dire che alcuni li ho apprezzati molto di più, mentre altri un po’ meno: di fatto, nonostante il tema di ogni illustrazione realizzata dal vivo era sostanzialmente identico, l’ispirazione del momento ha comunque giocato un suo ruolo, rendendo in un certo senso l’esperienza sempre diversa (cosa che con il teatro è comunque all’ordine del giorno).
Nel complesso lo spettacolo è risultato scorrere senza intoppi, riuscendo a cogliere quegli spunti utili per tratteggiare la figura di Vito Volterra, senza dover necessariamente soffermarsi sugli aspetti più tecnici.

Estratti del discorso si possono leggere in un articolo pubblicato su Scienza in rete ↩