Astro Boy: Ambasciatore di pace
Dopo l’articolo dedicato alle origini di Atom, in questa seconda puntata della serie dedicata ai settant’anni di Astro Boy di Osamu Tezuka con la storia sulla quale esordì il personaggio, iniziata a sua volta non 70, ma 71 anni fa.
Ambassador Atom
Atom esordiva come personaggio di contorno per la serie Atomu Taishi, Ambassador Atom, anche nota come Captain Atom, storia serializzata su Shonen dall’aprile 1951 al marzo 1952.
Nelle prime due puntate Tezuka prepara l’ambientazione, presenta i personaggi e poi con la terza introduce il robot Atom, che per quanto personaggio marginale della vicenda, permetteva di avere una coordinazione tra il titolo del manga e uno dei suoi protagonisti.
Il ruolo di Atom, però, sarebbe cresciuto prima della conclusione della storia: il robot, infatti, diventa ambasciatore di pace nella guerra tra la Terra e alcuni particolari visitatori spaziali. Tezuka, infatti, inizia la storia come una space-opera classica: a causa dell’esplosione della Terra, i terrestri sono infatti costretti a viaggiare nello spazio a bordo di gigantesche astronavi.
Di esplosioni e Terre parallele
L’esplosione della Terra è un evidente riferimento all’esplosione di Krypton, il pianeta d’origine di Superman. Ovviamente dal punto di vista scientifico l’esplosione di un pianeta dall’interno è un evento, per essere buoni, altamente improbabile. Il nucleo del pianeta, infatti, dovrebbe essere altamente instabile per generare un’esplosione in grado di liberare l’energia necessaria per distruggere tutto il pianeta.
Se su questo punto il riferimento di Tezuka è fumettistico, più che scientifico, ciò che scopriamo nella seconda puntata della storia è, in effetti, più vicino ad alcune ipotesi cosmologiche che ancora oggi possiamo considerare di frontiera: quelle relative al multiverso, o alle terre parallele, per usare un termine più popolare, almeno all’epoca. Nella seconda puntata, infatti, scopriamo che le astronavi che abbiamo conosciuto nel primo episodio provengono da una Terra parallela, esplosa, e sono giunti sulla “nostra” Terra. Il loro arrivo viene rappresentato da Tezuka come gli avvistamenti degli UFO, che all’epoca avevano sempre più spazio tra i media, mentre la teoria dei molti mondi, o delle Terre parallele, viene descritta in questo modo da Ochanomizu:
In questo caso le due Terre parallele sono presenti nello stesso universo e non in universi differenti. La cosa, dal punto di vista scientifico, potrebbe avere senso se pensiamo al multiverso come costituito da tanti “universi bolla”. In questo caso questi “universi”, che potremmo considerare come gli analoghi delle bolle di gas all’interno di una bottiglia di acqua frizzante, tendono a non comunicare tra loro, allontanandosi uno dall’altro. Quindi sarebbe leggermente difficile trovare due Terre con i medesimi abitanti. E’ ovvio che, in questo caso, Tezuka mescola le Terre nate in universi bolla con Terre nate in universi paralleli nel senso quantistico del termine, visto che per ogni abitante della “nostra” Terra, c’è un suo equivalente con le orecchie a sventola, che è l’elemento fisico (e grafico) trovato dal mangaka per distinguere tra gli abitanti delle due Terre. Cosa molto utile, se consideriamo che la faccenda sta per diventare piuttosto complicata.
Alla guerra!
A scatenare il conflitto tra gli abitanti delle due Terre (per comodità chiamerò Terra-2 quella dei terrestri con le orecchie a sventola) sono i due Tenma: Tenma-2, infatti, è l’ideatore di un liquido in grado di rimpiccolire, fino a farlo scomparire, qualunque essere vivente; Tenma-1, invece, è l’ideatore del piano diabolico di usare tale liquido per eliminare i terrestri a sventola. Ne emerge, così, una rappresentazione di Tenma come il tipico scienziato folle, sia nella sua versione-2, sia in quella-1, che poi è anche il creatore di Atom.
Tenma è, dunque, la scienza che si corrompe per servire il potere e il tornaconto personale, rappresentato anche dal desiderio di possesso di Atom, creato però con già tutti gli elementi di indipendenza. E quest’ultima viene ribadita dallo stesso Atom quando rinnega prima e gli si rivolta contro alla fine.
Tenma instaura rapidamente un vero e proprio regno di terrore, che in tutto e per tutto richiama i regimi nazifascisti presenti in Germania, Italia e Giappone prima e durante la seconda guerra mondiale.
Atom, allora, diventa ambasciatore di quella pace realmente agognata dal mangaka e rappresentante di quella scienza e quella tecnica cui Tezuka crede fortemente, quella realizzata per l’avanzamento e il benessere del genere umano. D’altra parte la morte dell’Ochanomizu-2 (una delle prime esecuzioni del regime di terrore) per mano della polizia comandata dal Tenma-1 è probabilmente una metafora del controllo del potere sulla scienza, che quando non può essere inquadrata, viene eliminata.
Il sogno di Atom
In chiusura vi lascio con alcune vignette tratte dalla storia successiva, quella che stabilisce lo status di Atom come protagonista della nuova serie fantascientifica di Tezuka: Gas people (Kitai ningen, aprile-ottobre 1952).
La storia, dove la minaccia è rappresentata da subdoli esseri fatti di vapore che si impossessano facilmente del corpo degli esseri umani, si segnala soprattutto per la creazione da parte di Ochanomizu dei genitori di Atom. In particolare risultano interessanti le vignette che mostrano il sogno di Atom di una coppia idealizzata di genitori: le scelte psichedeliche delle prime vignette, infatti, rendono ancora più toccante la vignetta con cui si conclude il sogno stesso.
Le ultime chicche sono le scansioni di alcune delle pagine degli albri su cui Abassador Atom e Gas People sono stati originariamente pubblicati:
Rielaborazione ed estensione di “Atom l’ambasciatore“