di Nizzi e Trillo
Edizioni IF – 114 pagg. b/n bros. – 2,40euro
Torna in edicola il numero uno di Nick Raider, un’altra serie Bonelli che passa di mano, nella fattispecie alle Edizioni IF. Il primo numero di Nizzi e Trillo piace ancora oggi, per la scorrevolezza della narrazione, la freschezza di certe intuizioni e per l’attenzione, misurata ma funzionale, nel presentare tutti i personaggi della serie. Perché Nick Raider nasce come serie corale, dove tutto il gruppo del distretto ha la sua parte. È questa la sua potenzialità principale, più della conduzione “gialla” della trama. Un’idea oggi di grande attualità, visti ad esempio il successo dei tanti telefilm americani che seguono questo filone. Col tempo pero’ Nick Raider si sarebbe perso, in trame precise come orologi svizzeri, ma altrettanto sterili. Emozionante riguardare le tavole del compianto e bravo Gustavo Trillo, che tante storie ha regalato a questa serie. Carine ma nulla più le rubriche curate da Cajelli in questo primo numero, il dossier finale che ripercorre la storia della serie e le annotazioni di inizio albo. Quest’ultima sarà rubrica fissa. Una cosa è certa: Cajelli ha amato questa serie, e ha una gran voglia di occuparsene (Guglielmo Nigro).
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