Ogni mercoledì in USA esce quasi un centinaio di albi a fumetti, molti dei quali sono numeri di esordio di serie e miniserie, i first issue.
First Issue è la rubrica de Lo Spazio Bianco dedicata ai nuovi numeri uno in uscita negli States! In questo episodio #65 ci occupiamo delle novità uscite 11 e 18 marzo 2020.
Marvel Comics
Spider-Woman #1

L’albo d’esordio si articola in una storia principale e in una breve back-up disegnata da Paulo Siqueira con tratto morbido e potente, che evidenzia la fisicità della protagonista, ritraendola quasi come una pin-up.
Se la narrazione collaterale si concentra sul particolare del nuovo costume, la trama più importante mostra Jess alle prese con alcuni criminali intenzionati a rovinare una festa di compleanno. Pacheco offre a Pérez la possibilità di dare vita a sequenze variegate e adrenaliniche, con coreografie spettacolari: non solo calci, pugni e scosse elettriche (un classico per Spider-Woman), ma anche tuffi nell’oceano e voli in auto alla Fast & Furious.
Il risultato è una serie di tavole scandite da una griglia sempre al servizio delle inquadrature, accese dalla colorazione dell’esperto Frank D’Armata che asseconda con tinte ora più chiare e ora più scure i cambiamenti di scenario.
La sceneggiatrice, quindi, sembra voler esaltare disegnatore e colorista, scrivendo lo stretto indispensabile per contestualizzare la vicenda e accompagnare con rapidi scambi di battute i combattimenti messi in scena. La scelta si rivela vincente, dal momento che l’esordio è positivo: fluido e divertente, cattura l’attenzione in vista degli sviluppi futuri, anche in virtù del colpo di scena finale.
Federico Beghin
Di seguito, le copertine delle novità targate Marvel Comics.
DC Comics
Di seguito, le copertine delle novità DC.
Altri editori
The Resistance #1

La vicenda muove da una pandemia che uccide in poco tempo centinaia di milioni di persone in tutto il globo e spinge (offre l’occasione a) molti governi ad attuare politiche restrittive delle libertà personali e politiche. All’ondata di morti e di dolore succede quindi una deriva politica verso regimi di stampo fascista.
Il primo albo illustra dettagliatamente questa sequenza di eventi attraverso una forma cronachistica, che utilizza il racconto di una voce fuori campo (quella tipica di un narratore onnisciente) intercalata da alcune scene che mostrano dei casi specifici. Al cumulo di morti anonime si sostituiscono individui caratterizzati singolarmente e il racconto passa così da un tono di distacco pseudo-oggettivo a uno più patetico ed emotivamente carico. L’altra linea di tensione emotiva è data dal fatto che il lettore è informato dell’origine della pandemia e della cattiva fede del Governo statunitense (facilmente estensibile agli altri governi). In chiusura l’albo mostra una nuova umanità, modificata dal virus e che si appresta a entrare in scena, aprendo il racconto.
L’atmosfera è oppressiva e intrisa di paranoia: gli eventi sono mostrati succedersi come in una sequenza inevitabile, marcata da tavole a griglie regolari che trasmettono l’impressione di uno sguardo frammentato. Tutto è avvolto da ombre, tanto gli ambienti quanto i volti e i colori sono sempre in sfumature cupe che amplificano il senso di incombente oscurità morale.
Questo primo albo di The Resistance scorre fluidamente, risuona in maniera inquietante (ma del tutto fortuita) con la cronaca di questo periodo e si nutre di situazioni e spunti classici della fantascienza distopica, mentre i possibili protagonisti sono presentati, ma non sono stati caratterizzati oltre la loro funzione narrativa.
Simone Rastelli
Artemis & the Assassin #1

Un primo numero intrigante, quello di questa nuova serie Aftershock confezionato da Stephanie Phillips, dove a farla da padrone è una narrazione ritmata e dall’incedere spedito. L’autrice riesce a bilanciare bene lo screen time delle due donne, fornendo al lettore sufficienti elementi per iniziare a conoscerle a interessarsi alle vicende di ciascuna e imbastendo una contrapposizione di caratterizzazioni piuttosto efficace (almeno nei limiti concessi da sole ventiquattro pagine). In questo è certamente d’aiuto anche la back up story incentrata sul passato di Maya, che arricchisce la fredda assassina di qualche sfaccettatura in più.
L’immediatezza di fruizione dell’albo è garantita da dialoghi essenziali, che non ammorbano con esposizioni superflue ma anzi lasciano spesso che siano le immagini a raccontare. Discontinui sono invece i disegni, ad opera di Meghan Hetrick e Francesca Fantini, dal tratto aspro e carente di dettagli. Se le figure umane risultano comunque convincenti, grazie a un character design semplice ma riconoscibile e a una buona espressività (messa in risalto dai frequenti primi e primissimi piani), gli sfondi appaiono invece piatti e anonimi.
Ad offrire una buona prova è però la colorista Lauren Affe, con efficaci accostamenti di cromatismi (ad esempio nella prima scena, dove il candore del paesaggio innevato è macchiato dagli schizzi cremisi che sgorgano dalle vittime di Maya).
Marco Marotta
Wicked Things #1

Le modalità narrative scelte per l’albo edito da BOOM! Studios prevedono uno sviluppo rapido, con un passaggio veloce dalla quiete alla tempesta, e un insieme di caratterizzazioni sopra le righe, che mettono in evidenza i pregiudizi e la spocchia rintracciabili anche nei più giovani. L’atmosfera non diventa mai opprimente grazie alle battute di spirito e al segno dolce e rotondo, cartoonesco, che accentua l’espressività dei volti ed esagera la recitazione dei corpi.
Le tavole, suddivise prevalentemente in tre strisce, catturano l’attenzione anche in virtù della colorazione vivace di Whitney Cogar, capace di infondere un grado di allegria in più alle situazioni rappresentate. Il prodotto, quindi, si presenta accattivante per un pubblico adolescente, che può avvicinarsi al nuovo fumetto senza bisogno di conoscere i meccanismi di Giant Days, sicuro di trovare riferimenti al mondo reale (il social network TikTok ha una certa rilevanza nella trama), toni da commedia e mistero.
Federico Beghin
X-Ray Robot #1

Il suo stile viene da sempre definito pop in un collegamento diretto con il movimento della Pop Art, da cui mutua soprattutto l’estetica glamour e colorata e un rimando al fumetto degli anni ’60, soprattutto per ambientazioni, abbigliamento e anche per una certa ricerca della struttura delle tavole caratterizzate da una griglia regolare in cui, improvvisamente, arrivano “esplosioni psichedeliche” alla Steranko.
Questo stile ha accompagnato Allred – e l’insostituibile moglie Laura, sua colorista – nelle sue esperienze per gli editori mainstream, come il Silver Surfer su testi di Dan Slott e X-Statix scritta da Peter Milligan, ma si è sempre espresso alla massima potenza su Madman, il personaggio creato dallo stesso Allred negli anni ’80 del secolo scorso e protagonista di numerose serie e miniserie.
Proprio nell’universo di Madman è ambientata X-Ray Robot, nuovo titolo che debutta per la Dark Horse Comics.
Una classica storia di fantascienza, mondi paralleli e viaggi nel tempo che i coniugi Allred ammantano con un’ambientazione ipercolorata che fonde elementi retrò e tecnologia contemporanea. La narrazione è strutturata con una griglia semplice e classica, ma molto efficace, a cui si affiancano splash page singole e doppie di stampo psichedelico.
Ciò che colpisce, soprattutto, oltre al segno di Allred che diventa sempre più pulito ed essenziale negli anni, è la capacita dell’autore di caratterizzare ogni personaggio con una serie di elementi peculiari che lo rendano unico e riconoscibile agli occhi del lettore.
A chi sente la nostalgia di Madman, questa nuova miniserie potrebbe in parte mitigare il sentimento. E chissà che nei prossimi numeri non arrivi davvero anche Frank Einstein.
David Padovani
Di seguito, le copertine delle altre novità.
Wednesday Warriors
Nella puntata #62 di Wednesday Warriors su Dimensione Fumetto, Andrea Gufu Gagliardi analizza il primo numero di Stealth, nuova serie della Image Comics.
Stealth #1

Mike Costa decide di affrontare una serie di tematiche normalmente estranee, o comunque tangenti, al fumetto supereroistico cercando di mantenerne i tropi e l’obiettivo più puramente ludico.
LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA QUI
Per questa puntata è tutto. First Issue ritorna tra due settimane, con la puntata #66 l’8 aprile 2020.
Stay tuned!
[Un ringraziamento al nostro Paolo Garrone, che cura la gallery delle cover sulla pagina Facebook de Lo Spazio Bianco per ogni puntata di First Issue.]



























