Nigel Gibson è un giovane borderline, figlio trascurato di genitori lobotomizzati dalla routine, arrabbiato con un Dio che per lui è solo una grossa bugia. Terry Adair, anonimo venditore di prodotti per il bagno, di recente privato della moglie, morta di parto, è invece sicuro che Dio esista. E che sia, per dirla nel suo folle gergo da idraulico, il peggiore degli “ingorghi” da sturare. True Faith, opera seconda per Garth Ennis, pubblicata per la prima volta nel 1989 sull’antologico britannico Crisis, parte dall’incontro fortuito fra Terry e Nigel e dal reclutamento forzato del secondo nella crociata del primo. La missione: uccidere l’Onnipotente.
C’è tutto l’Ennis che verrà: Dio come motore malvagio degli eventi, l’esistenza come prigione ai margini di un mondo che impone le sue regole inumane, la tensione dei personaggi che sfocia in picchi verbali e violenza esasperata, con il contrappunto di un’ironia acre. La scrittura è acerba, spesso fin troppo didascalica, l’impennata verso il sanguinoso finale si consuma con eccessiva rapidità, però la storia funziona, diverte e ha una gustosa catarsi nelle ultime pagine.
I disegni di Warren Pleece, anche lui poco più che esordiente, sono scabri ed ispidi, sorvolano sugli scenari e sugli oggetti, riassumendoli, si affidano a un tratteggio che più che definire le ombreggiature sottolinea le imperfezioni.
Per chi ama Ennis, True Faith vale l’acquisto. Per tutti gli altri: un lavoro discreto, non imprescindibile.
Abbiamo parlato di:
True Faith
Garth Ennis, Warren Pleece
Ed. RW Lion, aprile 2013
96 pagine, brossurato, colore – 10,95 €
ISBN: 9788866915447