La straziante bufera del Porto Fiorito di Seiichi Hayashi

La straziante bufera del Porto Fiorito di Seiichi Hayashi

"Flowering Harbour "di Seiichi Hayashi è un’opera raffinata in cui l’azzurro del monocromo dipinge lo spleen esistenziale dell'autore.

Il Giappone degli anni sessanta era in pieno fermento: tra la ricostruzione, la ricerca di una nuova identità nazionale, le lotte studentesche e le Olimpiadi del ‘64. L’isola del Sol Levante era in pieno sviluppo economico nella speranza di una crescita infinita. Il Giappone era ormai irriconoscibile rispetto agli anni antecedenti al conflitto mondiale.

In quel decennio Seiichi Hayashi, dopo essersi diplomato in design, iniziò a lavorare per la Tōei come animatore. Tra i lungometraggi è da segnalare Taiyō no ōji – Horusu no daiboken (Il principe del sole, la grande avventura di Horusu, in Italia arrivato come La grande avventura del piccolo principe Valiant) a cui collaborò anche Hayao Miyazaki. Contemporaneamente iniziò a disegnare manga e ben presto si stancò dell’immaginario pop e infantile dei suoi primi lavori (come Ōkami shōnen Ken, ovvero Ken il ragazzo lupo) per dedicarsi a qualcosa più in linea con i sentimenti bohemien ispirati dalla nouvelle vague francese.

Partì così, nel 1967, la sua collaborazione con la leggendaria rivista Garo, in cui pubblicò Elegia in rosso, l’unico suo fumetto giunto in Italia grazie Vincenzo Filosa e Coconino Press. Prima di questo titolo sulla prestigiosa rivista comparve Hana saku minato (Porto fiorito), pubblicato nel 2015 dalla casa editrice inglese Breakdown Press.

Flowering Harbour (così è il titolo nell’edizione inglese) ha il triste sapore della solitudine, dell’amarezza e dell’amore non corrisposto. Opera breve, narrativamente ben più accessibile di Elegia in rosso, questo volumetto ci racconta della locandiera del Porto Fiorito, ragazza madre reclusa in provincia che vede il suo amore portato via dalla grande metropoli. La triste vita della protagonista viene turbata dall’arrivo di un viaggiatore di ritorno da Tokyo, dove non ha saputo trovare la dolce vita da scapigliato ma solamente un luogo per colletti bianchi. Potrà sbocciare un nuovo amore?

Dal punto di vista narrativo, ci troviamo lontani dalle sperimentazioni di Elegia in rosso. Flowering Harbour ha una nitida divisione in vignette e anche quando le illustrazioni prendono l’intera tavola sono severamente racchiuse dalla gabbia. Pur con la chiarezza espositiva del tratto, tocca al lettore collegare vari suggerimenti della trama, in quanto l’autore ci offre ben poche informazioni sul passato dei protagonisti.

Due tavole interne in cui la barista porta a casa l'uomo da Tokyo.
Il ritmo del racconto è scandito dalla pioggia, il tratto minimalista risulta moderno e tradizionale contemporaneamente. I personaggi infatti sono rappresentati in maniera essenziale e Hayashi riesce a creare figure dalla perfetta sintesi figurativa stile Ukio-e, con una sensibilità tipica degli anni Sessanta. Uno stile elegante che si differenzia molto dal tratto di Kazuo Kamimura, che cito in quanto massimo rappresentatore della femminilità, perché riesce ad essere sia cartoonesco (una riduzione grafica tipica delle strip) che  maggiormente legato all’estetica del periodo Edo.

Il tema del racconto sono i sentimenti dei protagonisti, il cui dramma ci viene descritto attraverso il vento, la pioggia e la notte: elementi che spiegano la solitudine di lei, che può vivere la propria autenticità solo di notte, una volta chiuso il locale, e lo spaesamento di lui, incapace di vivere a Tokyo e al tempo stesso di tornare nel luogo natio. L’unica scena di luce è il momento in cui la figlia della barista gioca con l’uomo sulla spiaggia. Rappresenta comunque un mistero, perché non svelerà quale sia il tesoro segreto scovato fra la sabbia. Cornice del racconto è la bufera, che non sembra un auspicio di felicità. Nei tumulti del cuore non c’è spazio per alcuna falsa consolazione.

Bufera sul porto, notte,un uccello vola.

La pubblicazione della Breakdown Press è molto ben curata: edito e tradotto da Ryan Holmberg, contiene anche un saggio di Hayashi, Bohemian Living, che ci permette di comprendere meglio e contestualizzare il racconto. Stampato in risograph, una fascia verticale nella cover contiene le informazioni necessarie (titolo, autore, codice a barre, ecc), per lasciare intonso il volumetto. Un oggetto esteticamente molto piacevole da avere tra le mani.

Flowering Harbour è un’opera estremamente raffinata ed elegante, l’azzurro del monocromo dipinge lo spleen esistenziale di Hayashi, il mal du vivre esistenzialista, l’amarezza della solitudine. Viene raffigurato uno stile di vita lontano dalla metropoli, vicino alla fine, con un tratto delicato e moderno. Nella sua brevità, come un haiku sa dispensare nel tempo significati e riflessioni. “Per colpa tua la mia lunga vita appassirà nel gelo. Questa ombra evanescente di una conchiglia vuota… il nostro amore.

Abbiamo parlato di:
Flowering Harbour
Seiichi Hayashi
Traduzione di Ryan Holmberg
Breakdown Press, febbraio 2015
40pp, brossurato, stampato in risograph, monocromo – 12,00 €
ISBN: 978-0-9574381-7-0

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