Sillage #3: un nuovo tassello dell’epopea fantascientifica di Morvan e Buchet

Sillage #3: un nuovo tassello dell’epopea fantascientifica di Morvan e Buchet

Continuano le missioni dell’agente speciale Navis nel terzo volume di Sillage, pubblicato da RW Lineachiara, dove sono ospitati altri tre episodi della serie fantascientifica francese.

Sillage copJean-David Morvan e Philippe Buchet in questo terzo volume di Sillage, edito da RW Lineachiara, continuano la narrazione delle avventure della giovane Navis, agente speciale sillagiano impegnata in altre tre pericolose missioni negli episodi settimo, ottavo e nono della serie.
I due autori in questo trittico di storie spingono l’acceleratore sul coefficiente action della narrazione, pur restando fermi alcuni capisaldi caratteristici della serie, quali la critica sociale delle varie componenti della società contemporanea, filtrata attraverso la lente del genere fantascientifico. Elementi già presenti sin dai primi due volumi che contenevano le prime sei storie della serie.

Il primo episodio, Q.H.I., si svolge tutto all’interno di una stazione orbitale adibita a carcere di massima sicurezza , dove Navis si reca per salvare la vita a Rib’Wund, suo ex insegnante militare. Egli si trova lì detenuto giacché coinvolto nel traffico di pianeti scoperto proprio da Navis nel quarto tomo “Il segno dei demoni” (Sillage vol. 2); nel penitenziario viene fatta scoppiare una rivolta atta ad eliminarlo, proprio perché testimone scomodo di un meccanismo di corruzione che coinvolge le alte sfere politiche di Sillage.
Caratteristica principale di questo episodio è l’estrema ed efferata violenza con la quale gli autori riempiono le sequenze narrative, a tratti crude e disturbanti, ma che ben esemplificano la durezza e l’alienazione che sono spesso elementi fondamentali della vita negli istituti penitenziari, anche dei cosiddetti paesi occidentali civilizzati.
Non manca nell’episodio anche un bell’omaggio di Jean-David Morvan a una delle opere fondamentali della fantascienza contemporanea: il simbionte cruciforme di Rib’Wund che rimanda alla splendida saga di Hyperion di Dan Simmons.

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Nel secondo episodio, Natura umana, le ricerche di Navis di altri essere umani danno finalmente i loro frutti. La ragazza riesce a trovare, su un pianeta molto lontano dalle rotte di Sillage, una colonia umana che infrange tutte le illusioni e le aspettative che lei riponeva nei suoi simili: a conti fatti, gli esseri umani sono specchi deformanti le peggiori caratteristiche delle razze aliene sillagiane, una sorta di concentrato dei loro aspetti più negativi. La storia, che si apriva per Navis, con la perdita del suo mentore Mackel-Loos, si chiude per la ragazza, con un’altra perdita ancora più profonda: la speranza di appartenere a una razza scevra da egoismi e difetti che aveva trovato nella società multirazziale aliena e che, invece, i rappresentanti del genere umano assommano in sé.

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Chiude il volume Infiltrazioni, episodio in cui Jean-David Morvan porta a conoscenza di Navis e dei lettori, ulteriori aspetti corrotti e aberranti su cui si fonda la società di Sillage. La storia si chiude con una sorta di colpo di scena che, ricollegandosi al primo episodio della serie, spalanca la porta a sviluppi narrativi molto interessanti.

Sillage si conferma una delle più interessanti serie di fantascienza della scena franco-belga, una lettura mai banale dove gli autori sapientemente mixano atmosfere d’azione a elementi di riflessioni legati alla moltitudine di sfaccettature  presenti nel tessuto sociale multietnico di una società.
03Punti critici rimangono da un lato la reiterata ingenuità della protagonista davanti alle continue scoperte di trame e complotti che sottendono all’attività politica sillagiana, ingenuità che rischia di diventare forzata e artificiosa, a detrimento dello sviluppo della personalità di Navis. Dall’altro è da evidenziare la complessità dell’intreccio narrativo che, complicandosi con l’aggiungersi di nuovi episodi, rimanda e cita in continuazione elementi, personaggi e situazioni delle storie precedenti. Un’autoreferenzialità che, se è vero che è dimostrazione della capacità dello sceneggiatore di dipingere un quadro narrativo complesso ma coerente, dall’altro rischia di diventare un freno per i potenziali lettori che si avvicinano alla serie senza partire dall’episodio iniziale.

Resta eccellente la visione grafica di Philippe Buchet che continua a stupire per la sua capacità di creare razze, paesaggi e astronavi alieni con decine di caratteristiche diverse le une dalle altre. Il tratto del disegnatore matura col passare degli episodi e nelle storie contenute in questo volume sempre più frequentemente rompe la gabbia geometrica, che era una caratteristica costante dei primi sei tomi, per creare sequenze a tutta pagina o sviluppate secondo andamenti non lineari, ma in ogni caso mai confusionarie o di difficile lettura.

Non resta che aspettare settembre con l’uscita del quarto volume da parte di RW Lineachiara, per vedere quali nuove avventure attendano Navis e quell’immensa scia di astronavi chiamata Sillage.

Abbiamo parlato di:
Sillage Vol. 3
Jean David Morvan, Philippe Buchet
RW Lineachiara, 2014
144 pagine, cartonato, colore – 15,95 €
ISBN: 9788897965374

 

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